Riunione del 6 giugno 2001
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Narrativa a cura di Luisa Gabbiani
Flynn. Fotografie di Marianne Peri-Sack
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Gli ospiti d'onore
L'onorevole Enrico Granara,
Console Generale d'Italia
e Walter Wolff, autore di
Bad Times Good People
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Il tutto esaurito ha marcato la festa d’Italiano
per piacere del 6 giugno, durante la quale la comunità italiana
si è riunita per celebrare l’anniversario della Repubblica.
Infatti si è trattato di una festa molto speciale, onorata dalla
presenza del Console Generale d’Italia Enrico Granara e da Walter Wolff,
supersite dell’olocausto. Per l’occasione il ristorante Da Baldo
è stato chiuso al pubblico e messo a disposizione dei partecipanti.
Franco
Giannotti ha dato l’avvio alla serata presentando e ringraziando gli
ospiti ed i collaboratori.
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Le dediche |
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Il ricevimento |
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Da
Baldo con gli antipasti e Madda sullo sfondo, ai nostri graditi ospiti |
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Il programma |
Dopo un pranzo eccezionale preparato appositamente
dai coniugi Gandolfo e un brindisi in onore della Repubblica, il Console
Generale Enrico Granara ha preso la parola, mettendoci al corrente
sulla situazione italiana odierna e i problemi che l’Italia deve affrontare,
tra cui l’atmosfera post elettorale e il summit dei G7/G8 che avrà
luogo a Genova il 20 luglio. Uno dei quesiti più assillanti
è la competizione, elemento di estrema importanza nell’economia
di tutte le nazioni e specialmente di quella italiana. A questo scopo
il governo ha enunciato un programma che porterà grandi cambiamenti
nella vita economica e sociale del paese, eliminando vecchie cattive abitudini.
L’Italia è il sesto paese nell’economia
mondiale, il che non è un’impresa da poco per una nazione senza
risorse naturali meno grande del Missouri e l’Illinois messi insieme.
La sua ricchezza risiede nella sua gente, un popolo di persone d’alto livello
professionale e di gran talento. Non solo il suo life style
è diventato famoso in tutto il mondo, dalla moda, al cibo, ai prodotti
vinicoli, ma l’Italia eccede in molti altri campi, come il ricupero dei
centri storici, la tecnologia, la scienza aeronautica, la robotica, tanto
da essere al terzo posto nel campo dell’esportazione di macchine utensili
con un’eccedenza di bilancio di circa 15 miliardi di dollari nell’anno
2000. Tuttavia l’entrata dell’Italia nei paesi dell’euro è
stata a caro prezzo ed ha provocato un rallentamento nella crescita economica
perciò il nuovo governo ha il compito di migliorare l’economia dando
incentivi alla produttività e alla competizione. Questo non
sarà fatto abbandonando gli esistenti programmi sociali, ma rendendoli
più efficienti e diffondendoli ad un maggior numero di cittadini;
per far questo è necessario che nel settore privato ci sia più
profitto e competizione, perciò l’industria italiana dovrà
evolvere dalle piccole aziende familiari che predominano oggi, a grandi
industrie che riescano a competere a livello internazionale.
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Dopo l’interessante discorso del console è
stata la volta di Walter Wolff, alias Valter Monti, a descrivere
le peripezie della sua vita durante gli anni del nazismo. E’ impossibile
riassumere in breve spazio le vicende affrontate da Walter Wolff, ma il
suo libro Bad Times, Good People, che molti dei presenti hanno comperato,
ne fa una completa relazione. Il suo messaggio è semplice:
“Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” e racconta
come gli italiani abbiano rischiato la loro vita per salvare persone in
pericolo, non importa di quale religione o nazionalità. Il
simpatico signor Wolff, che e` anche membro della commissione Giustizia
sociale dell’ordine Sons of Italy, ha riscosso la simpatia di
tutti i presenti. Vedete il comunicato stampa che segue, rilasciato
dal Consolato Generale d'Italia a Chicago |
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WALTER
WOLFF VISITA ST. LOUIS
Consolato
Generale d'Italia a Chicago
A St.Louis le comunita' italiana
ed ebraica si incontrano nel nome di Walter Wolff, un saggio e amabile
pensionato di Long Island (N.Y.) venuto a presentare il suo libro "Bad
Times Good People" e rievocare il suo passato di ex deportato a Dachau,
salvato da un visto d'ingresso per l'Italia e dall'umanita' degli italiani
conosciuti nei tempi bui della guerra e dell'occupazione.
Su
iniziativa del Consolato generale d'Italia a Chicago e dell'ufficio NIAF
per il Midwest, la comunita' italiana di St.Louis (Missouri) si e' riunita
per ricevere Walter Wolff, un ex internato nel campo di concentramento
di Dachau, riuscito a salvarsi unitamente alla madre e al fratello grazie
ad un visto d'ingresso rilasciatogli nel marzo 1939 da un console italiano
in Germania, dietro semplice presentazione dei documenti per un viaggio
marittimo, con imbarco a Genova e destinazione a Shanghai. Un visto che
altri paesi, tra cui gli Stati Uniti, gli avevano rifiutato.
Nato ad Aachen (Aquisgrana)
nel 1917 e vissuto a Francoforte fino allo scatenamento delle persecuzioni
anti-semite (la Notte dei Cristalli) Walter Wolff e' l'autore di un volume
di memorie dal titolo significativo: "Bad Times Good People", dal quale
dopo mezzo secolo riemerge tutta la sua vicenda di profugo nell'Italia
in guerra, prima a Genova e poi nelle varie localita' di internamento e
residenza coatta (Campagna, Ferramonti, Casale Monferrato, Ponte Chiasso
e Milano), tutte tappe di un incerto percorso verso la salvezza, raggiunta
con grande coraggio e presenza di spirito ma soprattutto grazie all'umanita'
di tanti italiani e italiane, semplici cittadini, ma anche parroci e agenti
di polizia, che nei momenti piu' difficili e a rischio della propria vita
aiutarono la famiglia Wolff a sottrarsi all'arresto e alla deportazione
ai campi di sterminio del Reich hitleriano.
A St.Louis, in una riunione
organizzata il 6 giugno 2001 dal forum "Italiano Per Piacere" (www.italystl.com)
punto d'incontro piu' unico che raro per i cultori della lingua italiana
negli Stati Uniti, Walter Wolff ha rievocato la sua vicenda di perseguitato
razziale nell'Italia in guerra e poi sotto occupazione, del suo insperato
impiego presso l'AGIP a Milano, sotto nome di copertura Valter Monti, fino
all'incontro a fine aprile 1945, con la futura moglie, Vittoria Fubini,
e successivo espatrio a New York nel 1947.
Nella serata del 7 giugno
gli Italiani di St.Louis hanno accompagnato Walter Wolff ad un incontro
con la locale comunita' ebraica, per una conferenza, questa volta in inglese,
presso il "Jewish Holocaust Museum" del Missouri.
Nelle due giornate trascorse
a St.Louis l'anziano ex deportato ha riscosso la simpatia di tutte le persone
che hanno avuto modo di avvicinarlo e di apprezzare la sua pacata e lucida
rievocazione di un passato doloroso, risolto grazie ad una serie di circostanze
e incontri provvidenziali. Allo stesso modo e' stata apprezzata la sua
grande umanita', il suo monito a lottare fermamente contro ogni forma di
pregiudizio e discriminazione razziale, la sua gratitudine per tutti gli
italiani e italiane che lo hanno aiutato a rischio della propria vita,
all'insegna del precetto biblico del non fare agli altri quello che non
vorremmo fosse fatto a noi stessi.
Walter Wolff fa parte della
commissione "Giustizia sociale" dell' 'Order Sons of Italy' a New York.
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