di Cesare, e Marco Antonio,
due triumviri che si sono già spartiti i territori romani. Nel 41
Cleopatra incontra Antonio a Tarso. La scena è ben orchestrata
dalla regina per ottenere il massimo effetto su Antonio: Cleopatra
gli appare su una nave dorata decorata con vele di porpora, circondata
da ancelle seminude e profumi inebrianti. Il triumviro e la regina
stabiliscono un’alleanza vantaggiosa per entrambi: lei aiuterà Antonio
nella sua campagna militare contro i Parti; dal canto suo Antonio difenderà
Cleopatra dai nemici e l’aiuterà a riprendere i territori perduti
dai Tolomei. L’amore nasce presto, e Cleopatra darà tre figli
ad Antonio: Cleopatra Selene, Alessandro Helios e più tardi
Tolomeo.
Nel 40 Antonio sposa
Ottavia, sorella di Ottaviano, e poi torna in Egitto dove continua la relazione
con Cleopatra; non solo, ma distribuisce territori romani ai suoi figli
ed eredi. Tutto ciò infuria Ottaviano che orchestra una campagna
diffamatoria contro la coppia.
Dopo il divorzio di Antonio
e Ottavia, la situazione precipita. La battaglia di Azio nel 31 risulta
disastrosa per la flotta di Cleopatra, che riesce appena a sfuggire alla
cattura. In Egitto Antonio comprende che tutto è finito e
si suicida. Cleopatra incontra Ottaviano ed è disposta a patteggiare
con lui, ma presto capisce che lui vuole mantenerla in vita solo per il
suo trionfo. Piuttosto che subire questa umiliazione, Cleopatra decide
di suicidarsi. Non sappiamo se sia stato un aspide o del veleno,
oppure, come si pensa oggi, se sia stata in realtà assassinata da
Ottaviano. Era il 12 agosto del 30 e la regina aveva solo trentanove
anni.
La straordinaria vita
e morte di questa donna ha interessato pittori, scultori, letterati e registi
dagli antichi romani ai giorni nostri. La sua fama, però è
di solito negativa, perché Cleopatra é sempre stata considerata
come una donna perversa e intrigante, una femme fatale che ha quasi distrutto
Roma. Ma perché questo accanimento contro Cleopatra?
Il fatto è che Cleopatra era una donna, una regina straniera ed
era ambiziosa.
Inoltre Cleopatra era
la madre di Cesarione, figlio di Cesare e co-reggente d’Egitto. Gli
studiosi moderni, per esempio Guy Weill Goudchaux, affermano che Ottaviano
soffriva di un complesso di legittimazione, in quanto non era figlio di
Cesare e non poteva ereditare né il consolato né la dittatura.
Cleopatra e Cesarione costituivano per lui una vera minaccia.
Inoltre Cleopatra apparteneva
a due mondi ben diversi, e passava a suo agio dall’uno all’altro.
In pubblico, essa rappresentava la dea egiziana Iside, dea della vita e
della fertilità. In privato, Cleopatra era una donna normale,
greca, colta ed affascinante, che sapeva discutere di politica, letteratura
e cosmetici (ha anche scritto due trattati, uno sui cosmetici e uno su
pesi e misure. Donna colta, ma anche forse un tantino pedante....
Gli storici moderni come Goudchaux parlano di sdoppiamento della personalità,
di bipolarità della regina.
Cleopatra era anche una
donna liberata. In lei si riunivano in modo armonioso e naturale
l’immagine della moglie, della madre e dell’amante, cosa completamente
sconcertante per i romani così attaccati com’erano alla loro tradizione
maschilista e al mos maiorum . Quindi si è detto di lei che era
promiscua, benché in realtà abbia avuto solo due legami amorosi
(con Cesare e Antonio).
Bisogna anche notare
che la regina voleva rendere l’Oriente mediterraneo indipendente da Roma,
come ai tempi di Alessandro Magno, con due capitali, una a Roma e una ad
Alessandria. (Infatti ai tempi di Alessandro ce n’erano due, una
in Europa e una in Persia). La storia le darà ragione quando l’Impero
Romano sarà diviso nel 284 dall’imperatore Diocleziano in due imperi,
quello d’oriente e quello d’occidente.
Com’era Cleopatra?
Bella? Brutta? Di lei ci restano pochissime immagini, perché
furono quasi tutte distrutte da Ottaviano. Da duemila anni a questa
parte gli artisti l’hanno immaginata ed interpretata a modo loro.
La Cleopatra del Vaticano
è probabilmente il ritratto più fedele della regina.
Tipici elementi sono l’acconciatura “a buccia di melone”, la benda reale,
il naso certamente aquilino, e soprattutto l’espressione “leonina” del
volto. Con le sopracciglia leggermente aggrottate, questo volto rivela
una giovane regina, forte e volitiva.
Le monete fatte coniare
da Cleopatra rivelano una regina che incute rispetto e anche paura: la
narice rialzata, l’occhio allargato, il profilo aquilino, il mento pronunciato,
la clamide dei generali, il collo taurino a persino il pomo d’Adamo sono
tutti elementi caratteristici di una regina possente e mascolina.
Nel Medioevo Antonio
e Cleopatra, condannati dalla chiesa, sono spesso raffigurati come due
peccatori nell’atto del suicidio. Spesso gli artisti, piuttosto interessati
a presentare un risvolto moralistico, sottolineano la loro sofferenza come
segno di autopunizione. Nel Settecento i pittori fiamminghi presentano
Cleopatra come una bella regina, bionda e procace; anche Tiepolo sottolinea
la sua bellezza, però veneziana, molto teatrale e carnevalesca.
Alla fine del Settecento, gli artisti neoclassici come Angelica Kauffmann
e Louis Gauffier si interessano piuttosto al lato umano di Cleopatra, e
quindi la rappresentano come una donna sofferente, debole, pallidissima,
sconfitta e disperata.
Paese che vai, Cleopatra
che trovi...In Inghilterra, Francis Stephanoff ritrae una Cleopatra vittoriana
e un Antonio coi baffi, pronto a conquistare un impero per la sua regina
(Cleopatra oppure Vittoria?). La regina d’Egitto diventa quindi un
simbolo del colonialismo inglese. Attraversiamo l’oceano e William Wetmore
Story negli Stati Uniti, alla vigilia della guerra di secessione, scolpisce
Cleopatra non più come regina, bensì come schiava di colore,
sensuale e libidinosa. La regina d’Egitto viene dunque coinvolta
nella polemica razziale che lacera gli Stati Uniti.
Alla fine dell’Ottocento
Cleopatra diventa sempre più decadente, sensuale, esotica, erotica,
e vive in un’atmosfera orientaleggiante. Alexandre Cabanel la presenta
sul divano, capricciosa e sensuale. Sempre più un oggetto
di desiderio e creatura da harem, Cleopatra offre il suo bel corpo agli
sguardi indiscreti. Un famoso quadro di A. Rixens presenta la morte
di Cleopatra, una scena carica di erotismo e curiosità morbosa.
Il ventesimo secolo ci
presenta Cleopatra, ma questa volta interpretata dalle grandi attrici di
Hollywood: Claudette Colbert, Tallulah Bankhead, Elizabeth Taylor... Ancora
oggi si parla di lei, spesso a proposito, molto più spesso a sproposito.
La saga dell’affascinante regina d’Egitto continua... |
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