Riunione del 1 ottobre 2008
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Dott.ssa Graciela Barbieri Arhancet
"Il lungo viaggio di un farmaco"
Quante volte ci è capitato di leggere sui giornali “ scoperto un nuovo farmaco per la cura della malattia X”? In quel preciso momento il farmaco è solo all’inizio del suo lungo cammino per arrivare all’“età matura” e raggiungere gli scaffali di tutte le farmacie. Mediamente il viaggio di un farmaco dura 10-15 anni e certo è che, durante questo periodo, la molecola non ha vita facile venendo sottoposta a più fasi in ognuna delle quali sono esaminate tutte le caratteristiche per valutare l’efficacia e soprattutto la sicurezza. Tutto è seguito con ordine e se una fase non viene superata con successo ovviamente non si prosegue. Il nuovo farmaco viene selezionato tra altri 200,000-500,000 possibili candidati (lead compounds) sulla base delle sue caratteristiche molecolari che lo rendono efficace e selettivo contro il bersaglio farmacologico (recettori, enzimi) che è causa della malattia da contrastare. La dottoressa Arhancet ci ha spiegato che durante questi test pre-clinici i ricercatori sperimentano le sostanze candidate su modelli in vitro (cellule) e modelli in vivo (ratti e in seguito cani). Ecco che il nuovo farmaco, considerato sicuro, è pronto per ottenere il brevetto (della durata di 20 anni) e ricevere il via da parte della FDA (Food and Drug Administration) per entrare nella fase clinica. 
Luisa Gabbiani Flynn presenta 
Graciela e Juan Arhancet, Beppino e Lidia 
La documentazione per ricevere il 
l'ospite d'onore
Parise, Nerina e Franco Giannotti
benestare dal FDA per il Lipitor
In questo modo l’azienda protegge il proprio farmaco da altre che potrebbero appropriarsene impedendo alla compagnia di produzione di superare, grazie alla vendita del prodotto finito, le onerose spese effettuate per i test. Si pensi che i costi di produzione possono arrivare anche a un miliardo di dollari. Ecco che il farmaco si trova davanti al primo ostacolo, superare la fase I. Si seleziona un numero limitato di volontari sani, di solito meno di 100, che sotto il controllo medico, assumono il farmaco per osservare la tollerabilità, la stabilità e gli effetti collaterali, questo è un punto molto importante dato che ogni farmaco presenta due facce: si ricordi che il termine greco pharmacon poteva, infatti, significare sia “medicamento” sia “veleno”. Durante la seconda fase si verifica l’efficacia terapeutica della nuova sostanza. Nei centri selezionati, dotati di comitati etici, vengono sottoposti a somministrazione 300-400 persone, sia sane che malate. Questa è la fase più difficile in cui vengono utilizzate dosi crescenti di farmaco, ma anche sostanze placebo considerate lo zero farmaceutico. Ogni partecipante deve essere informato degli effetti e dei potenziali rischi e deve firmare una dichiarazione di consenso informativo. Si passa così alla fase III, la più costosa, che richiede un numero elevato di pazienti (1000-2000) per affinare i dosaggi e definire il rapporto sicurezza-efficacia. 
Mario e Mirella Artioli, Rosa Anna e Gaudio
David Grubbs, Angela Holland, Evelina 
Liliana Simone, Emilia e Antonio La Scola
Delle Cese, Marcello e Johnetta Delli Zotti
e Armando Pasetti, Ospite, Fabio Giannotti
 
La sperimentazione su una scala così ampia consente anche di valutare il problema delle possibili reazioni su pazienti diversi. A questo punto il farmaco è pronto per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione dalla FDA. Se tutte le fasi sono rientrate nei tempi giusti, l’azienda ha ancora una decina d’anni per godere dell’esclusiva della propria creazione prima che vengano prodotti su larga scala e a poco prezzo i farmaci generici. Come ha spiegato la dott.ssa Arhancet non sempre tutte le sperimentazioni vanno a buon fine a causa della complessità della malattia presa in esame. Si pensi che solo 3 farmaci su 10  riescono a far entrare nella compagnia produttrice l’ammontare delle spese. Si affinano così sempre di più le tecniche e gli studi iniziali per ottenere molecole molto selettive. La dott.ssa Arhancet si occupa in particolare di antiinfiammatori e la sua esperienza ci ha insegnato come si ricerchi sempre di più l’efficacia a discapito dell’effetto collaterale. 
Maria Vittoria Arcidiacono
Vicki Arcidiacono, Luigi Rizzi, Mark Beffa,
The Italo Club at Wash U
Eric e Luisa Becker, Dan e Luisa Flynn, 
Marcello e Paola Capodicasa, Pietro Casini
 
Guglielmo Feeney, Francesca Tietov

 
Italiano per piacere sostiene questa lodevole iniziativa della Professoressa Gabriella Covri, inviata speciale del MAE, e invita i nostri aderenti alle proiezioni dei seguenti filmati. L’ingresso è gratuito ma i posti sono limitati (massimo 40) nella sala dell’Olin Library per le proiezioni dei 23 settembre, 18 novembre e 9 dicembre.  Soltanto i primi 40 prenotati saranno ammessi.  Segnatevi il calendario e prenotate in tempo; potete farlo via email a franco@italiausa.com. Per domenica 26 ottobre la proiezione di “L’Orchestra di Piazza Vittorio” sarà alla Brown Hall che è un teatro normale con sufficiente capienza.  

IL NUOVO CINEMA ITALIANO ALLA WASHINGTON UNIVERSITY

 

MARTEDI 23 SETTEMBRE: "LAVORARE CON LENTEZZA"
 Ore 6 pm-8pm  ARC Presentation Room (Olin Library-level A)

DOMENICA 26 OTTOBRE: "L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO"
 Brown Hall Auditorium (evento speciale) ore 7 pm – 9 pm

MARTEDI 18 NOVEMBRE: "L’AMICO DI  FAMIGLIA"
Ore 6 pm-8pm  ARC Presentation Room (Olin Library-level A) 

MARTEDI 9 DICEMBRE: "CAOS CALMO"
Ore 6 pm-8pm  ARC Presentation Room (Olin Library-level A)

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