To complement the lecture and slides, a video, set in the splendor of Venice, will showcase many examples of the spectacular color and imagination found in the stunning masks and elaborate costumes of today’s Carnevale di Venezia.  The evening’s menu will have a regional orientation and, during the dinner, the traditional Carnevale music of Venice’s baroque composer Antonio Vivaldi will be heard. 

Have a Venetian mask?  You are invited to bring it!  A table will be available for display.  If you like, please bring a card to place with the mask, explaining its origin and any other information you have to share, or better yet, just plain to wear it. 
Speaker Graziella Postolache is a member of the faculty at Webster University where she teaches French and Italian.  She grew up in Romania and Italy and has traveled extensively, living for some time in Europe and Central and South America where she taught foreign languages before moving to St. Louis two years ago.  She is a member of the Dante Alighieri Association and the Alliance Francaise. 
 

Officers and Directors
President:  Eugene Mariani; 
Vice President:  James Tognoni; 
Secretary:  Marie Cuccia-Brand; 
Treasurer:  Barbara Klein;
Assistant Treasurer:  Daniel Viele; 
Directors:  Vito Tamboli; Gloria  Etling; Carol Lozano.

Standing Committees:
La Rondine: 
Luisa Flynn (writer/editor.),  Marie Cuccia-Brand, Joann  Arpiani, Eugene Mariani. 
Website:  Franco Giannotti
Classic Films at the Bocce Club:   Dorotea Rossomanno-Phillips,  Vito Tamboli
St. Louis Art Museum Film Series:   Barbara Klein, Marie Cuccia- Brand, Marie Wehrle
Panettone Players:  Dorotea  Rossomanno-Phillips. 
Italian Conversational Table:   Audrey Giovanni
Hospitality:  Marie Wehrle

Membership Status
As of Dec. 31, 2001, the Club had 157 members. (Dec. 31, 1999, 138 members)

Financial Status
As of Dec. 31, 2001, the Club’s net cash balance was  $23,172.  During 2001, our gross income was $4,487 and our expenses were $4,319.

2001 Monthly Programs
January: The Annales;  February: Viva Verdi (Susan Wohl);  March: Domus Aurea (Anna Amelung);  April: Il Gattopardo (Michael Sherberg);  May: Artemisia Gentileschi (Judy Mann);  June: Annual Report of the Vice Consul of Italy (Joseph Colagiovanni);  July: Italy at the First Millenium (Peter Puleo);  August: Painting the Doctors of the Church. (Anne Torrini);  September: Italian Medieval Altarpieces (Louis Carosello);  October: Remembrances of the First Republic (Anthony Perrone);  November: Brunelleschi’s Dome (Eugene Mariani); December: Natale in Casa Cupiello (Panettone Players).

Italian Club/St. Louis Art Museum 2001 Film Series
January:  Il Gattopardo; 
October, Il Generale Della Rovere

Italian Club/St. Louis Bocce Club 2001 Film/Opera Series 
Spring:  Le Notti diCabiria, La Ciociara 
Fall:  Pane e Cioccolato, Madama Butterfly, In Nome del Papa Re, Tosca 

Classics of Italian Literature 2001 Seminar (Carla Bossola)
Spring:  Completion of Dante Series (Paradiso)
Fall:  Poetry of Giacomo Leopardi

Special Children’s 2001 Summer Program (Carolyn Stelzer) 
Opera with Bob Kramer’s Marionettes. 
 

We are pleased to announce that three new members were elected at the January meeting.  We extend a warm welcome to Patrizia (Trish) Ebsworth, Henry Menghini, and Marie Morrison.  Their admission brings total membership to 160. 
 

MEMBERSHIP ROSTERS UPDATE

You may call Marie at (314) 993-2252 or e-mail her at mcucciasbj@aol.com.
 

The show was incorporated as a not-for-profit corporation with net proceeds going to assist scholastic programs at St. Ambrose Parish School and at Villa on the Hill.  Many thanks to Charles, Josephine and all the “hosts.” 

Already little Cesare is writing e-mails to you, his friends in St. Louis:

Carissimi amici,

sono nato il 19 gennaio 2002 all’Ospedale di Vittoria (Ragusa)!  Sono sano e simpatico, e i miei genitori sono felicissimi e si considerano molto fortunati!  I miei capelli sono castani, gli occhi diventeranno verdi. 
Spero di conoscervi presto e insiemi ai miei genitori vi saluto con tanto, tanto affetto.

Cesare Lo Magno
 

The exhibit is a very thorough, well-organized and extremely interesting display of the major works of seventeenth century father and daughter artists, Orazio and Artemisia Gentileschi.  The organizers took great care to select and arrange the artwork to allow comparisons between the father and daughter’s styles and their own evolution as artists; for example, there are two Judith and Holofernes by Artemisia and one by her father, and a Cleopatra attributed to both father and daughter.  In addition, the exhibit includes our own Saint Louis Art Museum’s painting Danäe by Artemisia, which one can compare with the Danäe by Orazio, 

On entering the exhibit, I was very proud to see the name of the Saint Louis Art Museum right up there on the placard with the New York Metropolitan Museum of Art and Rome’s Palazzo Venezia, and I was even more impressed to see the name of Italian Club member Judith Mann as one of the exhibit’s experts (Scientific Committee).  Congratulations Judith!  It is an exhibit not to be missed.
 

42.  Guido Gozzano (Torino 1883 – 1916) si iscrisse alla Facoltà di Legge ma  non si laureò mai, preferendo frequentare come auditore la Facoltà di Lettere.  Ebbe anche molto interesse per il teatro e per il cinema, per cui scrisse un copione, San Francesco.   Nel 1904 cominciò a pubblicare le sue poesie su giornali e riviste.  In quello stesso anno si manifestò la tubercolosi che l’avrebbe ucciso.  La sua poesia è caratterizzata da narrativa in versi che tratta di ambienti familiari e borghesi.  I versi che seguono costituiscono la V stanza di una delle sue liriche più famose, ispirata da una fotografia trovata in un album con la dedica “….alla sua Speranza la sua Carlotta….”.

Carlotta!  nome non fine, ma dolce che come l’essenze
risusciti le diligenze, lo scialle, la crinoline…

Amica di Nonna, conosco le aiole per ove leggesti
i casi di Jacopo¹ mesti nel tenero libro del Foscolo.

Ti fisso nell’albo con tanta tristezza, ov’è di tuo pugno
la data:  ventotto di giugno del mille ottocentocinquanta.

Stai come rapita in un cantico:  lo sguardo al cielo profondo
e l’indice al labbro, secondo l’atteggiamento romantico.

Quel giorno – malinconia – vestivi un abito rosa,
per farti – novissima cosa! – ritrarre in fotografia…

Ma te non rivedo nel fiore, amica di Nonna!  Ove sei
o sola che, forse, potrei amare, amare d’amore?

¹ Le ultime lettere di Jacopo Ortis, di Ugo Foscolo.

 

31.  Commodo (161 - 192)  (Imperatore 180 - 192).  Commodo, figlio di Marc’Aurelio e Faustina, fu nominato Cesare all’età di 5 anni e cominciò a regnare diciassettenne insieme al padre, seguendolo nelle sue campagne militari lungo la frontierea del Danubio.  Alla morte di Marc’Aurelio, Commodo, che non amava la vita militare, si affrettò a tornare a Roma dove fu accolto trionfalmente come successore del padre e continuatore del suo sistema di governo. 

Gli storici non sono d’accordo nel loro giudizio su Commodo, che è stato vilificato come un uomo corrotto o addirittura pazzo, specialmente negli ultimi anni della sua vita.  Risulta però che appena rientrato a Roma conquistò i Romani elargendo doni ai soldati e alla plebe, che lo amavano per la sua generosità; mentre il Senato, composto della vecchia aristocrazia, cercò di approfittare del giovane imperatore per ristabilire la propria autorità.  Reperti di monete dell’epoca indicano che Commodo diede doni al popolo ben nove volte, sette durante il periodo in cui fu imperatore. 

Sotto di lui l’impero godette un periodo di pace e tranquillità, ma Commodo fu vittima di molte congiure e attentati durante la sua vita, in parte perché invece di dare le cariche importanti ai membri dell’aristocrazia romana le dava ai suoi favoriti, tra cui Perenne e Cleandro, uno schiavo venuto dalla Frigia. 

La prima congiura fu capeggiata dal generale Pompeiano, il secondo marito della sorella Lucilla.  Il tentativo fallì e Commodo condannò a morte tutti i congiurati, inclusa la sorella.  La seconda pare fosse istigata dalla moglie Crispina, che prima fu esiliata e poi uccisa.  Dopo la sua morte, Commodo prese Marcia, una donna filocristiana, come concubina, e a questo viene attribuito il fatto che durante questo periodo non vi furono persecuzioni contro i cristiani o altre religioni.

Non solo Commodo riusciva a sventare le congiure, ma si cimentava con i gladiatori e le bestie feroci nell’arena per dimostrare la sua forza e la sua abilità, perciò il popolo lo credeva invincibile e invulnerabile, il nuovo Ercole divino e immortale.  Infatti è così che viene rappresentato nelle statue dell’epoca.  Ma un ultimo complotto, in cui pare fossero complici la concubina Marcia e Pertinace, si concluse con la sua morte:  un suo fidato gladiatore, Narcisso, lo strangolò mentre faceva il bagno. 

Naturalmente Pertinace diventò il nuovo imperatore, acclamato dai pretoriani e subito confermato dal senato.  Pertinace annullò tutto l'operato di Commodo e ne condannò la memoria ordinando di cancellare ogni iscrizione che ricordasse le sue imprese.