(News ITALIA PRESS) Alla presenza
di oltre sessanta ricercatori e borsisti italiani riuniti in un'aula del
Fermilab di Batavia (Illinois), il console generale a Chicago, Enrico Granara,
ha rimesso le insegne di commendatore dell'O.M.R.I. (Ordine al Merito della
Repubblica Italiana) per alti meriti scientifici, al professor Giorgio
Bellettini. L'insignito e' il primo fisico nucleare italiano chiamato,
fin dal lontano 1979, a partecipare al piu' importante progetto a livello
mondiale, insieme a quello del CERN (Ginevra), sulla fisica dell'alta energia.
La visita del console ha costituito
una nuova occasione per apprezzare l'altissimo livello assicurato dall'Italia
nella cooperazione scientifico-tecnologica con gli Stati Uniti, caratterizzata
da una fitta serie di scambi tra singoli scienziati, istituti di ricerca
e dipartimenti universitari, in primo luogo tra lo stesso Fermi National
Accelerator Laboratory (o Fermilab) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
(INFN), con sede a Pisa.
Il maggiore progetto sperimentale
a cui sono interessati i fisici, gli ingegneri (nucleari ed informatici)
italiani al Fermilab e al vicino Argonne National Laboratory, è
il cosiddetto CDF (Collider Detector at Fermilab). Il progetto impiega
attualmente circa 500 fisici provenienti da undici paesi. Il contingente
piu' numeroso e' ora quello italiano, con circa 100 fisici provenienti
da varie sedi dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Al 50
per cento di fattura italiana (Pisa) il piu' grande rivelatore al silicio
finora mai prodotto al mondo.
Dopo aver partecipato alle spese
di costruzione dell'impianto, l'Italia assicura la sua quota alle spese
di miglioramento (upgrading) del rivelatore (detector) calcolabili attorno
a 110 milioni di dollari, nella misura del 13 per cento, confermandosi
il primo partner internazionale degli Stati Uniti in questo specifico progetto.
Il CDF conduce esperimenti di
fisica dell’alta energia, studiando i processi subatomici, i costituenti
del nucleo e la struttura interna dei protoni. Semplificando molto, il
laboratorio fornisce "pacchetti" di protoni e di antiprotoni che vengono
proiettati (a velocità di poco inferiori a quella della luce) in
fasci opposti, in maniera tale da provocare un urto frontale. L’urto produce
una dispersione di frammenti di cui vengono analizzati traiettoria, comportamento
e varie altre caratteristiche da appositi rilevatori.
Al Fermilab (e ad Argonne) sono
attualmente in corso varie altre classi di esperimenti, ai quali partecipa
un’altra folta rappresentanza italiana suddivisa in gruppi a seconda delle
sedi INFN di provenienza: Milano (con 21 ricercatori), Pavia (12), Frascati
(5), Genova, Ferrara e Padova. Questo progetto conduce soprattutto esperimenti
di fisica del quark. Tali esperimenti sono definiti "a bersaglio fisso"
in quanto il fascio di particelle viene proiettato contro un bersaglio
fisso invece che contro un fascio di particelle proveniente dall’opposta
direzione.
Scienziati italiani sono presenti
in altri centri di ricerca del Midwest, tra cui L’Università dell’Illinois
a Urbana-Champaign, dove il Prof. Enrico Gratton è a capo del 'Laboratory
of Fluorescence'. L’Enrico Fermi Institute dell’Università di Chicago,
dove opera il Prof. [Emeritus] Riccardo Levi-Setti. Il Department of Physics
dell’Università del Wisconsin a Madison, Prof. Ugo Camerini. Il
Department of Physics della Purdue University di West Lafayette, nell’Indiana
dove insegnano il Prof. Roberto Colella, un esperto di fisica dei raggi
X, il Prof. Gabriele Giuliani, un teorico dei superconduttori, e la Prof.
Daniela Bortoletto Shipsey, esperta di fisica delle particelle.
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