CAPE CANAVERAL - C'è
un astronauta italiano, Umberto Guidoni, sulla nuova missione Shuttle
partita alle 20,41 ora italiana del 19 aprile da Cape Canaveral,
con a bordo il modello logistico MPLM realizzato dall'Alenia (Finmeccanica)
su commissione dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
A salutare l'evento c'era anche il ministro
degli Affari Esteri, Lamberto Dini, che ha definito il lancio «un
grande avvenimento». Lo stesso Dini ha riferito di aver parlato
con l'astronauta italiano la sera prima del lancio: «Poco prima delle
7 - ha riferito il ministro - ho avuto il piacere di parlare con Guidoni
al quale ho fatto gli auguri miei e del governo, facendo presente
che siamo orogoliosi della presenza di un'astronauta italiano, primo astronauta
europeo, sulla stazione spaziale internazionale. Ho trovato Guidoni
di ottimo umore, anche se poco prima di coricarsi prima di una giornata
senza dubbio molto intensa. L'astronauta mi ha detto di essere di
buon umore e pronto per il lavoro».
Nel ribadire che questa missione rappresenta un grande
avvenimento per l'Italia, Dini ha portato «il saluto del Governo
e la grande soddisfazione del Paese rallegrandosi con l'Agenzia Spaziale
Italiana, il suo presidente Umberto De Julio e tutti coloro che hanno
collaborato a questa impresa come L'Alenia Spazio, la Galileo ed altre
aziende che hanno contribuito in vario modo alla realizzazione del modulo
logistico che rappresenta un successo della nostra tecnologia».
La presenza di Dini a Cape Canaveral è stata
anche l'occasione per parlare di politica. Un'eventuale vittoria
della Casa delle Libertà, ha detto il ministro, non
dovrebbe spostare l'asse della politica estera italiana, tant'è
che le grandi scelte sono state assunte al di là del colore politico
con comune sostegno di maggioranza e opposizione.
Alla domanda se una eventuale vittoria della Casa
delle libertà sposterebbe l'asse dei nostri interessi più
verso l'America di Bush rispetto all'Europa, Dini ha risposto: «Non
posso immaginare, non desidero farlo.... Nel corso di questi anni il governo
di centrosinistra sulle grandi questioni e sulle grandi scelte per
il Paese ha sostenuto l'Europa e il legame atlantico. E non ci sono state
differenze tra maggioranza e opposizione. Per questo non posso prevedere
sbandamenti sulle linee portanti della politica estera perseguita dall'Italia
negli ultimi 50 anni».