ROMA -Il responso
delle urne è stato netto: la Casa delle libertà ha un'ampia
maggioranza di seggi sia alla Camera sia al Senato.
Silvio Berlusconi ha parlato
agli italiani con un messaggio letto alle tv e con un intervento alla trasmissione
"Porta a porta".
Ha annunciato che il governo
"manterrà le promesse": nel primo Consiglio dei ministri sarà
bloccata la riforma dei cicli scolastici e azzerata l'imposta su donazioni
e successioni.
Ha mandato un messaggio "ai
leader e agli amici dell'Europa così come agli amici degli Stati
Uniti"e lanciato segnali di dialogo al centrosinistra.
Francesco Rutelli ha riconosciuto
il risultato: faremo un'opposizione intransigente.Di Pietro non è
stato eletto e la sua lista non ha superato il 4%. Molte città-chiave
(Roma, Napoli, Torino) decideranno il proprio sindaco al ballottaggio.
CHI NON CE L'HA FATTA
- Lo sbarramento del 4% al proporzionale della Camera ha prodotto,
alla fine, numerosi «bocciati» eccellenti: la Lega Nord
di
Umberto Bossi e L'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Entrambe
le due le liste si sono femate a un passo dalla meta: al 3,9%.
Il Biancofiore (Ccd-Cdu)
racimola il 3,2% e c'è delusione anche in Democrazia Europea,
il partito voluto da Sergio D'antoni che si è fermato al 2,4%. D'Antoni
è anche l'unico dei bocciati eccellenti a fare commenti sul mancato
raggiungimento del quorum: «E' un risultato deludente - ha ammesso
- ma andiamo avanti».
Sconfitta anche per il Girasole
(Verdi e Socialisti democratici) che si piazzano al 2,2%. Sotto lo sbarramento
anche la Lista Bonino che si è fermata al 2,3%. E, a seguire,
il Pdci con l'1,7%, il Nuovo Psi, con l'1%, il Movimento
sociale- Fiamma Tricolore, con lo 0,4%