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Governo Berlusconi 
entro il 13 giugno Ruggero nuovo ministro degli Esteri 
9 Colonne

Al Quirinale con la squadra di governo 

 ROMA - «Sì, credo che saremo pronti a dare i  nomi dei ministri quando il Presidente della Repubblica  affiderà l'incarico» Silvio Berlusconi  anticipa la propria fiducia in tempi rapidi per la formazione del governo  della Cdl.  «Ormai abbiamo parlato insieme diverse volte.  Il programma  è condiviso da tutti, ci conosciamo bene e siamo legati anche  da un rapporto di amicizia», dice riferendosi agli alleati.  Quanto  alla fatidica lista dei ministri Berlusconi dice: «Mi  piacerebbe poter uscire dallo studio del Presidente della  Repubblica, dopo aver avuto  l'incarico ed avendo anche  discusso con il Presidente della Repubblica dei componenti della  squadra, di poterne annunciare immediatamente  i nomi».  Berlusconi conferma anche l'intenzione  di nominare alla presidenza delle Camere due esponenti della  maggioranza: «Avremo bisogno  di una collaborazione assoluta da  parte dei presidenti delle Camere. Come sappiamo la nostra è una Repubblica parlamentare e il consiglio  dei ministri  approverà dei disegni di legge o, in caso di urgenza, dei  decreti legge ma saranno le Camere a doverli trasformare in  leggi». A  proposito, Berlusconi ripropone l'agenda della prima  riunione di consiglio dei ministri: «Ho già l'ordine del giorno  in mente... Ci sarà  l'azzeramento delle imposte su donazioni e  successioni; immediatamente revocheremo l'efficacia della  riforma dei cicli scolastici per avere il  tempo di concordarne  una con le parti; avvieremo le grandi opere pubbliche; emaneremo  una direttiva per i ministeri competenti per sollecitare  le  città ad istituire il carabiniere, o poliziotto, o vigile di  quartiere. Sì, penso che questo ci sarà già nel primo  consiglio dei  ministri». Berlusconi in un comunicato di due pagine ha ringraziato tutti gli italiani. «Ci avete chiesto un governo che funzioni e che faccia funzionare  lo Stato come una macchina efficiente al servizio dei cittadini - dice - Ci avete chiesto un governo che duri cinque anni pieni e lo avete fatto  con una chiara indicazione di cambiamento. Noi sentiamo tutta la responsabilità di questa libera scelta e, siatene certi, non la deluderemo».  «Ora credo - prosegue il messaggio di Berlusconi - che voi tutti siate stanchi di troppi comizi, dei troppi discorsi, della troppa politica, delle  campagne di odio e di divisione che abbiamo dovuto subire. Sono convinto che sentiate tutti la necessità di un governo che governi e di un  Presidente del Consiglio che parli di meno e faccia di più e meglio. C'è tanto lavoro da fare nei prossimi mesi e nei prossimi cinque anni. Io  vi garantisco - continua Berlusconi - che parlerò di meno e lavorerò di più». 

 ROMA - Primo incontro al Quirinale per Silvio Berlusconi il 15 maggio. L'incontro, che sarebbe stato «molto  cordiale», avrebbe consentito di passare in rassegna il calendario istituzionale e internazionale. Sembra certo  l'intendimento di Ciampi di arrivare ad affidare l'incarico per la formazione del nuovo governo a Berlusconi prima  del 13 giugno, in modo da consentire che al vertice Nato, programmato a Bruxelles proprio per quella data, l'Italia  sia rappresentata da un governo con piene funzioni. C'è la scadenza atlantica del 13 ma anche, e forse soprattutto,  quella del 16 a Goteborg per il vertice dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea. E poi, ma più lontano,  il G8 del 22 luglio a Genova. L'esigenza, quindi, tenendo sempre conto che i tempi parlamentari non dipendono nè  da Ciampi nè da Berlusconi, sarebbe quella di fare presto: il Capo dello Stato ospiterà a Verbania l'8 e il 9 giugno  i Capi di Stato dell'Europa centrale e non è azzardato prevedere che le consultazioni (che potrebbero durare un  giorno-un giorno e mezzo) potrebbero tenersi già a partire dal 9 o dal 10 mattina. Quindi l'incarico, l'accettazione  e lo scioglimento della riserva, la presentazione della lista dei ministri e il successivo giuramento. Con una  procedura accelerata, il tutto potrebbe risolversi giusto alla vigilia del 13 giugno. 

Questi i candidati alla squadra di governo:

- Vicepremier: Gianfranco Fini (delega alle riforme). 

- Sottosegretari alla presidenza: Gianni Letta (e/o ministero  senza portafogli per i rapporti con il Parlamento),  Paolo  Bonaiuti (editoria), Franco Frattini (sicurezza). 

- Interni: Franco Frattini, Pier Ferdinando Casini, Claudio  Scajola, Roberto Maroni, Gianfranco Fini. 

- Difesa: Antonio Martino. 

- Esteri: Renato Ruggiero, Pier Ferdinando Casini, Boris  Biancheri, Sergio Vento, Letizia Moratti. 

- Giustizia: Marcello Pera. 

- Economia: Giulio Tremonti. 

- Attivita' Produttive: Antonio Marzano. 

- Beni culturali: Domenico Fisichella, Ferdinando Adornato. 

- Istruzione: Rocco Buttiglione, Domenico Fisichella, Valentina Aprea. 

- Trasporti e Infrastrutture: Pietro Lunardi. 

- Ambiente: Altero Matteoli. 

- Welfare: Alberto Brambilla. 

- Agricoltura: Maurizio Gasparri, Augusto Bocchini.