CHI
E’ IL MINISTRO DEGLI ITALIANI NEL MONDO
News
ITALIA PRESS
Una
lunga carriera politica, quella di Mirko Tremaglia, che il Premier Berlusconi
ha nominato Ministro degli Italiani nel Mondo. Una carriera segnata dall’affetto
ricambiato per la comunità mondiale degli Italiani
(News
ITALIA PRESS) È ufficiale: il nuovo Governo ha un Ministro per gli
Italiani nel Mondo. E quale persona più indicata dell’On. Mirko
Tremaglia, da decenni impegnato a portare avanti le problematiche più
care alla comunità di milioni di italiani – tra emigrati, discendenti
e oriundi – che vivono nel mondo. La nomina di Tremaglia è innanzitutto
un riconoscimento alla persona, all’impegno portato avanti con convinzione
e cognizione di causa nel corso di una lunga carriera politica, sempre
interessata alla sorte degli Italiani che vivono fuori dall’Italia. Ma
è anche una nomina "tecnica", perché nel ventaglio dei parlamentari
sicuramente si trova in Tremaglia la persona più preparata e attenta
per quanto riguarda le tematiche degli Italiani all’estero. Forse la cronaca
lo conoscerà per le recenti e sonore prese di posizione in relazione
alla scottante tematica del voto degli italiani all’estero, ma quello dell’On
Tremaglia è un lavoro che va avanti da decenni, e spesso in sordina,
ma certo noto a tutti quegli Italiani all’estero che sono oggetto del suo
affetto e che hanno sempre ricambiato con dimostrazioni concrete. Chi si
occupa di Italiani all’estero conosce Tremaglia, oltre che come deputato
di Alleanza Nazionale eletto per un collegio di Bergamo, anche come Presidente
del CTIM, il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, come membro
di nomina governativa all’interno del Consiglio Generale degli Italiani
all’Estero – CGIE, e come Presidente del Comitato parlamentare Permanente
per gli Italiani all’Estero.
Ma
la lunga carriera di Tremaglia, nato a Bergamo il 17 novembre 1926, laureato
in Giurisprudenza, inizia negli anni Quaranta, con l’adesione al Movimento
Sociale Italiano e la sua elezione, pressoché immediata, nel Comitato
centrale del partito, che lo vede poi impegnato proprio sul versante della
politica estera. Ed è proprio con il MSI che Tremaglia viene eletto
per la prima volta deputato nel 1972, rieletto poi nelle successive legislature
fino ai giorni nostri. Se l’assemblea costituente di Alleanza Nazionale
data del 1994, nello stesso anno, alle prime elezioni con il nuovo sistema,
Tremaglia partecipa come candidato nelle liste proporzionali di AN e viene
eletto deputato sempre a Bergamo. Nel ’96 e nelle recenti elezioni del
13 maggio Tremaglia è eletto al maggioritario nello stesso collegio.
Insomma:
una carriera lunga nove legislature, e nel corso della quale salta all’occhio
l’impegno speso nei confronti degli Italiani all’estero. Tra le proposte
di legge di cui Tremaglia è primo firmatario troviamo infatti: quelle
concernenti l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti
all’estero, l’estensione del trattamento di pensione sociale ai cittadini
italiani residenti all'estero, le norme concernenti gli interessi dei cittadini
rimpatriati dalla Liberia e dalla Somalia, norme per l’insegnamento della
lingua italiana in America, norme per il funzionamento degli istituti scolastici
italiani d’oltreoceano, l’aumento del contributo dello Stato per la stampa
italiana all'estero, norme per la tutela dei lavoratori italiani operanti
in Paesi extracomunitari. Noto a tutti è il sudore versato da Tremaglia
sul campo di battaglia del voto all’estero, battaglia che in cui proprio
di recente sono state riportate delle significative vittorie, anche se
la guerra definitiva è ancora da vincere, con l’approvazione della
legge attuativa. Sarà certo questa una delle priorità del
neo Ministro per gli Italiani nel Mondo.
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IL
MINISTRO DEGLI ‘IMMENSI, MERAVIGLIOSI’
ITALIANI
NEL MONDO
News
ITALIA PRESS
Mirko
Tremaglia ringrazia per le testimonianze d’affetto giunte da tutto il mondo
e dedica questa giornata al figlio Marzio
(News
ITALIA PRESS) Ultimo a fare il suo ingresso nel Salone delle Feste del
Quirinale questa mattina per il giuramento dei nuovi ministri del Governo
Berlusconi, è stato l’On. Mirko Tremaglia, visibilmente emozionato,
perché oggi è stato per lui il concreto riconoscimento di
una vita spesa con passione al servizio degli Italiani all’estero.
Nominato
Ministro senza portafoglio per gli Italiani nel mondo, commenta così
il suo incarico: le comunità all’estero, ricevuta la notizia, "da
tutte le parti del mondo si sono scatenate con felicità, anche per
quanto riguarda la mia persona ma soprattutto perché dopo l’umiliazione
subita con la bocciatura della legge ordinaria io entro sei mesi, invece,
questa legge la farò approvare".
Continua
infatti la battaglia del voto ma, assicura Tremaglia, "è una battaglia
che finisce entro sei mesi" infatti "la legge avrà tempi brevi,
continuo nella mia politica dell’intesa, che vuol dire in accordo con le
altre forze politiche, non solo quelle di maggioranza".
Un
giorno importante, dedicato soprattutto al figlio Marzio, che, rapito recentemente
da una brutta malattia che lo ha portato via a soli quarant’anni, consacrò
la sua vita per il rispetto dei diritti degli Italiani nel mondo. Afferma
Mirko Tremaglia che "se ci fosse stato lui sarebbe sicuramente stato Ministro
dei Beni Culturali", invece "io ottengo il Ministero per gli Italiani nel
mondo ed i cittadini italiani all’estero (che egli definisce "immensi,
meravigliosi") sono milioni e circa sessanta milioni sono gli oriundi,
finisce una discriminazione, è una grande rivincita".
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NARDUCCI:
LA NOMINA AL ‘PACIFICATORE’
Marianna
Carlini/News ITALIA PRESS
Franco
Narducci, Segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero,
commenta la nomina dell’Onorevole Mirko Tremaglia a Ministro per gli Italiani
nel Mondo
(News
ITALIA PRESS) A nome di tutta la comunità degli Italiani nel mondo,
in quanto Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero,
Franco Narducci può esprimere la grande soddisfazione causata dalla
nomina dell’On. Mirko Tremaglia a Ministro per gli Italiani nel Mondo.
In quanto componente del Comitato di Presidenza dello stesso Cgie, Tremaglia
ha lavorato sodo al fianco di Narducci.
Narducci,
come commentare questa nomina?
La
notizia di questa carica mi ha fatto un enorme piacere, in quanto ritengo
che essa coroni un percorso di intensissimo impegno nei confronti di tutte
le comunità italiane all’estero. Se un Ministro per gli Italiani
all’estero doveva esserci, allora l’unica persona in possesso di ogni dettaglio,
di ogni aspetto e di ogni necessità era proprio Tremaglia. Per cui
credo fermamente che questa scelta debba far piacere a tutte le persone
che lo hanno conosciuto, che hanno lavorato al suo fianco e che ne hanno
apprezzato l’impegno.
Oltre
ad essere un riconoscimento personale, questa carica rappresenta anche
un impegno mantenuto nei confronti della comunità italiana nel mondo,
che Lei in questo momento può rappresentare. E questa collettività
sarà soddisfatta, si sentirà protagonista di questa scelta
politica.
Penso
fermamente che questa nomina possa dare una spinta propulsiva, di grande
qualità e di grande sostanza, a tutti i problemi irrisolti, in quanto
la scelta è caduta su una persona che, oltre a dimostrare un amore
smisurato nei confronti degli italiani nel mondo, ha una grandissima competenza
sul campo. Tremaglia è una persona che senza dubbio è in
grado di dialogare con tutte le forze politiche. Vorrei ricordare tutti
gli appelli che il neo-ministro Tremaglia ha sempre fatto, mettendo insieme
tutte i vari schieramenti politici. Tanto che, a mio parere, tutti devono
riconoscere a Tremaglia non solo l’impegno che ha sempre profuso nei confronti
degli italiani nel mondo, ma anche la sua conoscenza specifica sul campo
e la sua grande capacità di dialogo con tutte le forze.
L’onorevole
Tremaglia è anche membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
Cosa significa per il Cgie questa nomina?
Quando
dico che Tremaglia ha una grande conoscenza, devo ricordare che questa
conoscenza si è esplicata negli ultimi dieci anni anche attraverso
il Cgie. Per cui, a fronte di questa nomina, ancora più di prima,
il Cgie potrà fare affidamento su di una persona che conosce i problemi,
su di un grande amico degli italiani nel mondo.
TREMAGLIA:
VULCANO RIFLESSIVO
E
POLITICO DELL’INTESA
Paola
Rinaldi/ News ITALIA PRESS
Entusiasti
i commenti di alcuni membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
circa la nomina di Mirko Tremaglia a Ministro per gli Italiani nel Mondo
(News
ITALIA PRESS) Soddisfazione, approvazione, aspettative: sono questi i termini
chiave che potrebbero riassumere i commenti di alcuni dei componenti del
Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) interpellati a commentare
la nomina dell’Onorevole Mirko Tremaglia a Ministro per gli Italiani nel
Mondo.
"Si
dice che gli italiani all’estero abbiano un cuore generoso – ha sottolineato
Franco Santellocco, membro Cgie per Algeri - Ci voleva un Ministro con
il cuore ancora più grande e generoso: questo è Mirko Tremaglia.
Le mie aspettative in merito sono molto semplici: basta guardare il curriculum
dell’onorevole Tremaglia, basta considerare la passione impiegata in materia
di italiani all’estero, basta pensare che proprio lui ha rappresentato
l’unico politico membro del Comitato di Presidenza del Cgie, per capire
che cosa Tremaglia potrà dare in quanto Ministro. A mio parere,
sarà senza dubbio un vulcano, seppur con moderazione, oculatezza,
capacità di riflessione. Io mi aspetto grandissime cose da lui,
concordate con tutti, in quanto Tremaglia ha dimostrato di essere il "politico
non politico", il politico dell’intesa. Questa nomina inoltre va nel segno
di una realizzazione del mantenimento delle promesse. Berlusconi e Fini
infatti, un paio di giorni prima delle elezioni, avevano promesso la ripresentazione
della legge entro sei mesi e l’istituzione del Ministero per gli Italiani
all’estero. Ora, Mirko Tremaglia ha già ripresentato la legge di
attuazione e lui è stato nominato Ministro. Quindi, andiamo nel
segno del rispetto degli impegni assunti. A governo non ancora formato,
già delle pedine tornano al posto cui erano state assegnate".
Dello
stesso parere entusiasta e positivo anche Pietro Schirru, membro Cgie a
Sydney: "A volte si dice che i Ministri non sempre sono le persone più
giuste per un determinato Ministero. Certamente per Tremaglia non si potrà
mai dire una cosa di questo tipo, perché forse Tremaglia è
proprio l'unica persona effettivamente competente in materia di italiani
all’estero. In realtà, io non sono del tutto convinto dell’utilità
di un Ministero di questo genere, in quanto i problemi degli Italiani nel
mondo sono problemi che si ripercuotono su tutti gli aspetti della vita
sociale e politica italiana, per cui possono essere anche considerati di
competenza di altri Ministeri. In pratica, io temo che si arrivi ad un
isolamento di questi problemi che, al contrario, dovrebbero essere visti
in una prospettiva molto più ampia. Comunque sia, il governo di
centro - destra aveva assunto questo impegno, che è stato rispettato.
Per quanto riguarda i risultati attesi, bisognerà attendere lo svolgimento
dei fatti, in quanto si presuppone che questo Ministero abbia dei limiti
in termini di competenze specifiche. Certo è che per il Cgie questa
nomina rappresenta un grande riconoscimento, in quanto l’onorevole Tremaglia
ne fa parte. Spero sinceramente che le aspettative di gran parte dei colleghi
possano essere pari alle possibilità di lavoro da parte di Tremaglia".
Condivide
con Schirru alcune perplessità anche Marina Piazzi, membro Cgie
per il Messico, che sottolinea come "sebbene l’On. Tremaglia abbia dedicato
la sua vita alle politiche per gli italiani all’estero, forse sarebbe stato
più utile avere dei rappresentanti inseriti nell’ambito del Ministero
degli Esteri, in un panorama più generalizzato".
Giovanni
Farina, membro Cgie a Parigi, che crede fermamente nell’utilità
di questo Ministero, "a patto che si ristrutturino e rimodernizzino le
istituzioni italiane all’estero in tutti i loro aspetti. Questo Ministero
senza portafoglio può servire. L’importante è che si risolva
il problema delle funzioni, in quanto io voglio capire qual è il
ruolo del Ministero, che a mio modo di vedere dovrebbe essere quello di
indirizzo programmatico sulle attività della Repubblica verso le
comunità italiane all’estero. Se è così, io penso
che un Ministero ad hoc possa servire. E la scelta di Tremaglia è
positiva, tanto che a lui va un mio augurio rispettoso e sincero. Il Cgie
ne uscirà rafforzato se saprà rinnovarsi e se saprà
trovare i tempi e modi per una vera riforma delle leggi istitutive, sia
quelle del Consiglio generale, sia quelle dei Comites".
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TREMAGLIA:
LA MIGLIORE CANDIDATURA POSSIBILE
News
ITALIA PRESS
A
favore della nomina di Tremaglia a Ministro per gli Italiani nel Mondo
i commenti di due dei rappresentanti dei partiti politici italiani all’interno
del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
(News
ITALIA PRESS) Una persona che ha dedicato la sua vita agli italiani nel
mondo, il primo a dare vita alla battaglia per ottenere il voto per gli
italiani all’estero, un uomo di grande esperienza e di straordinaria umanità,
uno dei membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE)
ad avere maggiore prestigio e autorità, che certamente saprà
difendere, meglio di chiunque altro, gli interessi degli italiani all’estero.
Così Giovanni Meo Zilio, rappresentante per la Lega Nord all’interno
del Cgie definisce l’Onorevole Mirko Tremaglia, a ventiquattrore dalla
sua nomina a Ministro per gli Italiani nel Mondo. "Quella di Mirko Tremaglia
– spiega Meo Zilio - è la migliore candidatura possibile in tema
di italiani all’estero. Certamente, egli potrà portare a termine
la grande operazione del voto, da lui iniziata e perseguita con costanza,
coraggio e passione. Un Ministero di questo tipo non è solo utile,
ma essenziale, in quanto potrà integrare e completare l’azione del
tradizionale Ministero degli Esteri, con particolare riferimento alla Direzione
generale degli italiani all’estero. Io credo che la creazione di questo
Ministero e la scelta di Tremaglia per ricoprirne la carica riscuoteranno
grande consenso tra gli italiani all’estero e riceverà anche l’appoggio
di tutte le forze politiche, incluse quelle dell’opposizione, in quanto
la difesa della cultura, della lingua, della civiltà, degli usi,
dei costumi e degli interessi materiali degli italiani all’estero costituisce
un problema che investe tutto il Paese, al di sopra delle parti. Attraverso
questo Ministero, - sempre secondo Meo Zilio - potrà essere meglio
affrontato il problema del debito morale, oltre che politico, che l’Italia
ha contratto da più di 100 anni nei riguardi dei propri emigrati
all’estero. Questa nomina inoltre rappresenta un primo segnale concreto
della volontà da parte della nuova maggioranza di affrontare effettivamente
le esigenze degli italiani all’estero e di onorare questo debito storico.
Il compito di Tremaglia non è affatto facile, - conclude Meo Zilio
- in quanto, oltre a quella del voto degli italiani all’estero, si ritroverà
ad affrontare una serie di problematiche piuttosto complesse ed articolate:
pensioni, sussidi, assistenza sanitaria all’estero, riforma del Cgie, dei
Comites, dei Consolati italiani all’estero, degli Istituti italiani di
cultura, la salvaguardia e il riscatto della cultura e delle tradizioni
italiane".
Stesso
entusiasmo per la nuova nomina viene anche da Norberto Lombardi, che all’interno
del Cgie rappresenta il partito dei DS. Insieme agli auguri rivolti a Tremaglia
per il nuovo impegno, Lombardi sottolinea come questa scelta sia "del tutto
congruente con i precedenti che l’Onorevole ha sempre manifestato e realizzato
nel corso della sua vita. Ritengo tuttavia che questa nomina, anche se
attribuita ad una personalità ragguardevole come quella di Tremaglia,
non basti a colmare alcune contraddizioni e alcuni problemi aperti, verso
i quali è necessario porre un’attenzione più generalizzata.
Innanzitutto, dovremo fare tutti molta attenzione affinché queste
nuove indicazioni non vadano in contro-tendenza rispetto all’esigenza di
recuperare le nuove generazioni, che sono la nostra principale preoccupazione".