SINTESI
DELL'INTERVENTO DELL’ON. MIRKO TREMAGLIA MINISTRO PER GLI ITALIANI NEL
MONDO
Cari connazionali,
è un momento di grande emozione, è un grande evento che forse
nessuno di noi immaginava: la nascita del Ministero degli Italiani nel
Mondo, del Vostro Ministero.
Voi oggi siete a capo del Vostro Ministero attraverso la mia persona, ma
io sono uno di voi. Sono commosso, come lo sono stato il giorno del giuramento
davanti al Capo dello Stato pensando a tutti voi e a qualcun altro.
Ieri sono stato ricevuto dal Capo dello Stato. Ho ricordato quello che
è capitato subito dopo l’istituzione del Ministero per gli Italiani
nel Mondo: è scattata la felicità in tutto il mondo.
Una felicità che ci ha compensato della sconfitta dopo il 22 febbraio
scorso, quando la Commissione Affari Costituzionali del Senato aveva approvato
la legge ordinaria, ma non siamo andati oltre, non si è riusciti
ad approvare la legge ordinaria di attuazione delle due revisioni costituzionali
che doveva segnare il trionfo degli italiani, italiani nel mondo riscoperti
dopo la doppia revisione costituzionale. Revisioni di cui sono orgoglioso
e fiero, e di cui devo ringraziare tutti voi e le forze politiche. Da queste
revisioni nasce quella che amo definire la politica dell’intesa, perché
quando gli interessi si fanno generali, e quelli che riguardano gli italiani
all’estero lo sono, deve essere vincente la politica dell’intesa.
Oggi, con questo Ministero dobbiamo assumerci delle responsabilità
ed impegnarci, ed io ho bisogno del vostro aiuto.
Sono felice, avverto in me sentimenti profondi, e sono felice soprattutto
per voi. Lo sono perché gli italiani all’estero, fino a ieri misconosciuti,
che rappresentano una grande ricchezza di cui pochi si erano accorti, oggi
hanno avuto un grande riconoscimento.
Il primo obiettivo è quello di continuare a lavorare con il Ministero
degli Affari Esteri e con il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
Tutta la linea politica sarà formulata, indirizzata, attraverso
il CGIE. Dovrà essere il CGIE a sottoporre all’attenzione del Ministero
ogni problema, degli Istituti di cultura, della scuola, della informazione,
della rete consolare, tutti quei problemi che sentiremo in questi giorni
di dibattito e che già sono stati affrontati nel lavoro delle Commissioni,
attraverso voi imposteremo l’azione politica. Questo significa che continueremo
la politica dell’intesa.
Nella riunione che ieri ho avuto con lo staff, con il Segretario generale
ed i Vice segretari di area del CGIE, ho dato loro le indicazioni dei miei
collaboratori, ed anche in questa scelta ho voluto riaffermare la continuità
della politica dell’intesa. Nel mio staff sono rappresentate tutte le aree
politiche con uomini di notevole caratura che segnano la continuità
di un’azione svolta già nella mia veste di Presidente del Comitato
parlamentare per gli italiani nel mondo, il cui vice Presidente era Marco
Pezzoni ed il Segretario Giovanni Bianchi.
Oggi, questo Ministero vuol dire che gli italiani esistono, e il primo
obiettivo è quello di ripresentare la legge ordinaria, e ringrazio
in proposito la relatrice Senatrice Prisco: quel testo è stato ripresentato
con la firma della maggior parte delle forze politiche. Proprio oggi mi
recherò dal Presidente della Camera, On. Casini, per accelerare
l’iter del provvedimento. Ed è certo che il voto porterà
anche all’attuazione degli altri diritti dei nostri connazionali.
Ma tra gli obiettivi del Ministero, anche quello di far conoscere, qui
in Italia, ciò che i nostri connazionali hanno prodotto nel mondo:
far conoscere quindi la grande ricchezza che voi costituite. E condivido
Bassetti quando mi racconta dei grandi flussi, dei grandi commerci che
portano ad un sistema ramificato come fattore di potenza, una realtà
che abbiamo sempre ignorato. Oggi è arrivato il momento di dare
a questo potenziale la doverosa visibilità. Ecco perché come
Ministero daremo vita alla cosiddetta “tv di ritorno”. Ho affidato questo
incarico all’ex Ministro Giuseppe Zamberletti che costituirà un
gruppo di lavoro ad hoc in modo che gli italiani in Patria possano vedere
quello che sono stati capaci di fare i loro connazionali in America Latina,
Australia, Europa, tutto quello che accade oltre i confini.
Questa è la grande partita che vogliamo giocare.
Bisogna credere in quello che si fa, ed io a questo nostro impegno ho sempre
creduto, è la mia vita, e voi mi capite quando dico che questa grande
famiglia mi ha salvato, e se prima questa battaglia era lo scopo della
mia vita politica, oggi è lo scopo della mia vita.
Dico a tutti voi che mi volete un’infinità di bene, che sono pronto
a questa battaglia, che non si ferma, e che non può essere condizionata
da nessuno. Mi hanno fatto Ministro, ma il Ministro è vostro.
Avete visto la sede del vostro Ministero, che non è a Palazzo Chigi,
ma alla Farnesina, E questo è stato possibile grazie al Ministro
degli Affari Esteri, Ruggiero, al segretario generale Vattani e al Ministro
Marsili. C’è questo grande apparato e questo significa che abbiamo
cominciato bene. Il vostro Ministero quindi si avvarrà delle strutture
del Ministero degli Esteri e della politica che verrà formulata
dal CGIE.
L’inizio, quindi, è all’impronta della perfetta sintonia.
Qualcuno si è chiesto, in buona fede, a cosa serve il Ministero
per gli Italiani all’estero, ed invece conta: le deleghe sono state redatte,
lo voglio precisare, insieme al Ministro degli Affari Esteri, al Segretario
generale, al Ministro Marsili ed ai miei collaboratori, e significano un’immensa
possibilità di lavoro in base alle direttive che io “pretendo” dal
Consiglio generale.
Sarete quindi voi a comunicarmi le emergenze, perché siete sul territorio,
e ben conoscete la vostra realtà e le problematiche delle comunità.
Il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha sospeso ogni viaggio finché
non sarà approvata la legge ordinaria sul voto. Ma un viaggio lo
faccio: l’8 agosto, il Ministro per gli Italiani nel Mondo sarà
ufficialmente a Marcinelle per rendere omaggio ai 146 minatori italiani
che sono oggi il simbolo della sofferenza della nostra emigrazione. Chiedo
che il CGIE con una sua forte rappresentanza venga a Marcinelle dove
inviterò gli Ambasciatori, i Comites, i Presidenti delle regioni
più colpite dalla tragedia. Un viaggio che è un messaggio
europeo di solidarietà, e anche per ricordare il primo passo verso
il riscatto di tutti gli italiani che nel mondo hanno costruito strade,
scuole, ospedali.
Ieri, in occasione della visita al Capo dello Stato, ho annunciato la mia
richiesta per il conferimento dell’Ordine della Stella della Solidarietà
a tutti i componenti del CGIE. L’Ordine della Stella è stato ripristinato
proprio dal Capo dello Stato e dedicato ai cittadini italiani all’estero
che hanno reso onore al loro Paese. E con Ciampi, che si è esaltato
fin dall’inizio del suo mandato dal culto della Patria che i nostri connazionali
hanno mantenuto vivo nel mondo, abbiamo parlato solo di voi.
Ed io ripeto qui oggi, le sue parole dette al Teatro Coliseo, a Buenos
Aires: “E’ l’ultima volta che voi non votate”!
Entro sei mesi la legge sarà approvata ed il riconoscimento verso
di voi sarà totale.
Grazie ancora una volta, non trovo le espressioni giuste, dico solo che
sono contento di aver dimostrato a me stesso di esservi fedele.
Vi abbraccio tutti dal profondo del cuore.