La vittima è un ragazzo italiano
di 23 anni. Confermata dal Genoa Social Forum la grande manifestazione
delle ore 14
GENOVA - Si chiamava
Carlo Giuliani il ragazzo ucciso ieri durante gli scontri a Genova tra
forze dell'ordine e manifestanti del Black Bloc. Giuliani era nato a Roma
nel 1978, ma cresciuto a Genova. Figlio di un sindacalista, aveva abbandonato
la famiglia ed era noto in certi ambienti del capoluogo ligure per avere
idee molto radicali e per condurre una vita molto solitaria, a volte di
vero e proprio vagabondaggio, accompagnato, pare , da alcuni animali. Secondo
altre fonti, non confermate, era tossicodipendente.
IL CARABINIERE - Nella
notte è stato interrogato il carabiniere che ha esploso un colpo
mortale. Nel corso dell'interrogatorio, il militare - un carabiniere semplice,
ventenne, del battaglione Lombardia - ha detto di aver sparato per legittima
difesa in una situazione pericolosa. La Land Rover sulla quale il carabiniere
si trovava, è stata gravemente danneggiata dai dimostranti che,
dopo averla circondata, l'hanno colpita con tubi, bastoni e sassi, molti
dei quali sono stati trovati all' interno del mezzo. Sugli interni dell'auto
anche una ampia chiazza di sangue appartenente allo stesso carabiniere,
ferito alla testa e alle braccia.
IL MINISTRO SCAJOLA
- La versione della legittima difesa è avallata dal ministro degli
Interni Claudio Scajola. Il ministro ha dichiarato in un comunicato che
«il giovane manifestante è stato colpito da una pallottola,
presumibilmente sparata dal carabiniere, ferito, per difendersi».
Intorno a Scajola ha fatto quadrato la Casa delle libertà, mentre
dall'opposizione arrivano richieste di dimissioni. Il ministro riferirà
in Parlamento sui fatti di Genova lunedì, nonostante molti esponenti
del centrosinistra avessero chiesto una convocazione d'urgenza delle camere.