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Il carabiniere: ho sparato per legittima difesa
- 21 luglio 2001

 
La vittima è un ragazzo italiano di 23 anni. Confermata dal Genoa Social Forum la grande manifestazione delle ore 14

GENOVA - Si chiamava Carlo Giuliani il ragazzo ucciso ieri durante gli scontri a Genova tra forze dell'ordine e manifestanti del Black Bloc. Giuliani era nato a Roma nel 1978, ma cresciuto a Genova. Figlio di un sindacalista, aveva abbandonato la famiglia ed era noto in certi ambienti del capoluogo ligure per avere idee molto radicali e per condurre una vita molto solitaria, a volte di vero e proprio vagabondaggio, accompagnato, pare , da alcuni animali. Secondo altre fonti, non confermate, era tossicodipendente.

IL CARABINIERE - Nella notte è stato interrogato il carabiniere che ha esploso un colpo mortale. Nel corso dell'interrogatorio, il militare - un carabiniere semplice, ventenne, del battaglione Lombardia - ha detto di aver sparato per legittima difesa in una situazione pericolosa. La Land Rover sulla quale il carabiniere si trovava, è stata gravemente danneggiata dai dimostranti che, dopo averla circondata, l'hanno colpita con tubi, bastoni e sassi, molti dei quali sono stati trovati all' interno del mezzo. Sugli interni dell'auto anche una ampia chiazza di sangue appartenente allo stesso carabiniere, ferito alla testa e alle braccia.

IL MINISTRO SCAJOLA - La versione della legittima difesa è avallata dal ministro degli Interni Claudio Scajola. Il ministro ha dichiarato in un comunicato che «il giovane manifestante è stato colpito da una pallottola, presumibilmente sparata dal carabiniere, ferito, per difendersi». Intorno a Scajola ha fatto quadrato la Casa delle libertà, mentre dall'opposizione arrivano richieste di dimissioni. Il ministro riferirà in Parlamento sui fatti di Genova lunedì, nonostante molti esponenti del centrosinistra avessero chiesto una convocazione d'urgenza delle camere.