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BERLUSCONI: PIENA INTESA CON GLI USA
(©Il Nuovo – News ITALIA PRESS)  - 23/7/01

Bush e Berlusconi sottolineano la piena identità di vedute sui temi della politica internazionale: scudo spaziale in primo luogo, apprezzamento per Putin. "Gli italiani staranno benissimo col mio amico Silvio"

(©Il Nuovo – News ITALIA PRESS) Accolto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il presidente Usa, George Bush, è giunto in perfetto orario al Quirinale, prima tappa di un'intensissima giornata romana. Il corteo presidenziale è stato accolto da squilli di tromba del picchetto d'onore composto da militari di esercito (Lanceri di Montebello), marina e aeronautica, più altri 20 corazzieri a cavallo. Insieme, i due presidenti hanno ascoltato gli inni nazionali eseguiti dalla Fanfara dei Carabinieri, mentre sul torrino veniva issata la bandiera a stelle e strisce degli Stati Uniti accanto al tricolore e alla bandiera azzurro stellata dell' Unione Europea. Quindi Ciampi e Bush hanno passato in rassegna i reparti italiani schierati, poi si si sono ritirati per il colloquio con le rispettive delegazioni.

Bush è stato poi ricevuto dal pontefice Giovanni Paolo II per un incontro definito "amichevole". Venti minuti di incontro, nel corso del quale sono stati affrontati numerosi temi in agenda. Bush ha  riconosciuto a Giovanni Paolo II un ruolo chiave quale autorità morale internazionalmente riconosciuta. Come riferiscono fonti vaticane, il Papa avrebbe caldeggiato con Bush una ''rivoluzione delle opportunità'' , che consenta a tutti i popoli del mondo di dare il proprio contributo alla prosperità economica e ne possano godere i frutti. Giovanni Paolo II avrebbe inoltre ribadito la preoccupazione della Chiesa per la ''tragica'' divisione del mondo tra ricchi e poveri. Al centro del colloquio anche la questione della tutela dell'embrione.

Alle 12,30 il ritorno a Roma. Nella splendida cornice della sede di rappresentanza della presidenza del Consiglio, Bush ha pranzato con Berlusconi, preludio all'incontro a quattr'occhi e alla conferenza stampa finale.  Nella sostanza, si è registrato il via libera italiano allo sviluppo di nuovi sistemi di difesa antimissile come lo scudo americano. Questo afferma, nelle conclusioni, la dichiarazione congiunta di Silvio Berlusconi e del presidente americano, diramata da fonti americane prima della conferenza stampa che deve concludere il loro incontro: “La cooperazione tra Italia e Usa per promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo economico - continua la dichiarazione -è stata una costante nell'Alleanza transatlantica. 

All'alba del 21° secolo, noi rinnoviamo il nostro impegno a questa partnership, i cui frutti dovranno passare, insieme con i valori che ne sono fondamento, alle future generazioni come eredità comune. Usa e Italia sentono la necessità di un quadro di riferimento strategico capace di fare fronte alla crescente minaccia della proliferazione delle armi di distruzione di massa e del numero crescente di missili a lungo raggio per portarle a segno.” Berlusconi e Bush hanno detto che fra i che fra i temi trattati c'è anche un maggior impegno sul fronte della cooperazione militare. Il premier italiano ha assicurato che l'Italia sarà "a fianco degli Stati Uniti per partecipare alla discussione" con gli alleati sul progetto di scudo antimissile americano. E si è detto disposto a cercare di convincere "alcuni alleati europei che ancora non hanno capito che è cambiato il mondo".

In discussione anche l'allargamento della Ue: ''Non è escluso - ha detto Berlusconi - che la Federazione Russa se non domani, o dopodomani, possa entrare nell'Unione Europea, dove ci stanno Paesi che condividono una comune civiltà cristiana. Io penso che nel futuro si potrà anche parlare di una Federazione Russa che entri addirittura nell'Alleanza atlantica''. "I russi - ha aggiunto - sono un popolo che viene da un passato importante, hanno un antico orgoglio, un antico arsenale atomico. Dobbiamo avere molto tatto e procedere con pazienza. Io credo che con il presidente russo Vladimir Putin si potrà fare una buona strada".

Bush si detto inoltre "onorato" di aver incontrato il Papa anche se, ha aggiunto, sarà "difficilissimo" decidere per lo stop all'utilizzo delle cellule embrionali chiesto dal Vaticano. "Dovrò parlarne in America", ha risposto il presidente Usa.