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IL GOVERNO ITALIANO COMMEMORA A NEW YORK 
LE VITTIME DEL TERRORISMO
Editrice FILEF - 8 ottobre 2001

 
  Nella cattedrale  newyorkese di St.Patrick, lunedì 1° ottobre, ha avuto luogo una toccante cerimonia religiosa, voluta dall’Italia, per commemorare le vittime dell’attentato terroristico di Manhattan dell’11 settembre scorso. Hanno partecipato alla funzione i familiari delle vittime, che stringevano al petto grandi fotografie dei loro cari scomparsi, centinaia di persone che hanno voluto dimostrare la loro gratitudine al Sindaco Rudolph Giuliani che si è prodigato, senza risparmio delle proprie forze, in quei giorni terribili per aiutare e organizzare i soccorsi insieme con i valorosi vigili del fuoco, per i quali il ministro Tremaglia ha chiesto il conferimento del Premio Nobel per la pace. 

  Al termine della messa, il presidente della Camera dei deputati Pierferdinando Casini e il ministro per gli italiani nel mondo, Mirko Tremaglia hanno salutato i familiari delle vittime ai piedi dell’altare, dove erano state allineate le bandiere italiana e statunitense, presente un picchetto d’onore di carabinieri. Calorosi applausi hanno accolto il messaggio di saluto rivolto dal Capo dello Stato Ciampi, mentre il Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi ha fatto pervenire al Ministro per gli Italiani nel Mondo, prima della sua partenza per New York, un messaggio a nome del Governo italiano “per onorare la memoria di tutte le vittime degli orrendi attentati dell’11 settembre scorso”. 

  Il ministro Tremaglia, nel suo commosso saluto ai familiari delle vittime, ha ricordato “tutti coloro che con il duro lavoro hanno contribuito a creare la ricchezza dell’America, coloro che hanno fatto di questa città e delle sue Torri Gemelle un simbolo che resterà sempre vivo nei nostri cuori”.  “Inutile sottolineare in questo momento – ha proseguito Tremaglia – il ruolo che gli italiani hanno avuto nella costruzione di questo Paese e della città di New York, inutile rimarcare il peso politico, economico e sociale che la collettività di origine italiana riveste oggi a New York e negli Stati Uniti. I successi dell’emigrazione italiana sono sotto gli occhi di tutti, così come i benefici che l’America ha offerto ai nostri connazionali. Anche per questo, ha concluso Tremaglia, l’Italia non poteva mancare a questo atto di omaggio”.