Nella cattedrale newyorkese
di St.Patrick, lunedì 1° ottobre, ha avuto luogo una toccante
cerimonia religiosa, voluta dall’Italia, per commemorare le vittime dell’attentato
terroristico di Manhattan dell’11 settembre scorso. Hanno partecipato alla
funzione i familiari delle vittime, che stringevano al petto grandi fotografie
dei loro cari scomparsi, centinaia di persone che hanno voluto dimostrare
la loro gratitudine al Sindaco Rudolph Giuliani che si è prodigato,
senza risparmio delle proprie forze, in quei giorni terribili per aiutare
e organizzare i soccorsi insieme con i valorosi vigili del fuoco, per i
quali il ministro Tremaglia ha chiesto il conferimento del Premio Nobel
per la pace.
Al termine della messa, il
presidente della Camera dei deputati Pierferdinando Casini e il ministro
per gli italiani nel mondo, Mirko Tremaglia hanno salutato i familiari
delle vittime ai piedi dell’altare, dove erano state allineate le bandiere
italiana e statunitense, presente un picchetto d’onore di carabinieri.
Calorosi applausi hanno accolto il messaggio di saluto rivolto dal Capo
dello Stato Ciampi, mentre il Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi
ha fatto pervenire al Ministro per gli Italiani nel Mondo, prima della
sua partenza per New York, un messaggio a nome del Governo italiano “per
onorare la memoria di tutte le vittime degli orrendi attentati dell’11
settembre scorso”.
Il ministro Tremaglia, nel
suo commosso saluto ai familiari delle vittime, ha ricordato “tutti coloro
che con il duro lavoro hanno contribuito a creare la ricchezza dell’America,
coloro che hanno fatto di questa città e delle sue Torri Gemelle
un simbolo che resterà sempre vivo nei nostri cuori”. “Inutile
sottolineare in questo momento – ha proseguito Tremaglia – il ruolo che
gli italiani hanno avuto nella costruzione di questo Paese e della città
di New York, inutile rimarcare il peso politico, economico e sociale che
la collettività di origine italiana riveste oggi a New York e negli
Stati Uniti. I successi dell’emigrazione italiana sono sotto gli occhi
di tutti, così come i benefici che l’America ha offerto ai nostri
connazionali. Anche per questo, ha concluso Tremaglia, l’Italia non poteva
mancare a questo atto di omaggio”.