(News ITALIA PRESS)
Il Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini ha riscosso un personale
caloroso successo al Gala della Niaf. Un discorso il suo molto sintetico
in cui ha confermato il pieno appoggio del governo Berlusconi al presidente
Bush in una guerra che sarà lunga e che finirà solo - ha
detto con forza- con la cattura dell’ultimo terrorista.
Gli americani si attendevano la tradizionale
sbrodolata del politico italiano in trasferta, spesso malamente tradotta
da impacciate interpreti. Aiutato da una bella presenza (alcune signore
sospiravano guardandolo) e da una voce che ricordava il suo maestro e mentore
Almirante, Gianfranco Fini ha saputo toccare le corde del sentimento della
platea che gli ha tributato una standing ovation durata un paio di minuti.
In tutti questi anni di frequentazioni dei gala Niaf non avevamo mai assistito
a nulla di simile.
Il successo è stato completato
dalla efficace traduzione di Elisabetta Ullmann, inteprete della Casa Bianca,
che Fini aveva voluto al suo fianco. Molti gli ospiti italiani a questa
celebrazione annuale del rito italoAmericano. Una certa sorpresa ha destato
il posto riservato in piccionaia sul palco della presdenza a Cesare Romiti
sceso a Washington con il direttore del Corsera, Ferruccio De Bortoli,
a presentare un seminario di studi promosso dalla Fondazione del Corriere
della Sera sulla conservazione del patrimonio ambientale che si è
tenuto venerdì. (Molto apprezzato l’intervento in ottimo inglese
del vicesindaco di Firenze Francesco Colonna che ha presentato e commentato
un video sulle bellezze del capoluogo toscano).
Il presidente della Niaf Guarini ha
rivolto calorosi apprezzamenti all’ambasciatore Ferdinando Salleo, forse
per farsi perdonare tutte le difficoltà create nei mesi scorsi dalla
Niaf che voleva fosse nominato ambasciatore USA in Italia una persona di
suo gradimento. Oggetto di grande attenzione Lucio Caputo, il dirigente,
che è riuscito a salvarsi scendendo in un’ora e mezzo da una delle
due Torri Gemelle prima che si verificasse il collasso. Bush, impegnato
nel suo importante viaggio in Cina, ha indirizzato ai presenti un saluto
videoregistrato, ricordando la sintonia verificata in occasione della visita
lampo a Washington di Berlusconi e sottolineando come, dei 400 vigili del
fuoco e poliziotti morti nell’attacco al World Trade Center, ben il 40
per cento fosse rappresentato da italo americani.
Oscar Batoli/News ITALIA PRESS