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DA NIAF UNA STANDING OVATION PER FINI
Oscar Batoli/News ITALIA PRESS - 10/22/01

(News ITALIA PRESS) Il Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini ha riscosso un personale caloroso successo al Gala della Niaf. Un discorso il suo molto sintetico in cui ha confermato il pieno appoggio del governo Berlusconi al presidente Bush in una guerra che sarà lunga e che finirà solo - ha detto con forza- con la cattura dell’ultimo terrorista. 

Gli americani si attendevano la tradizionale sbrodolata del politico italiano in trasferta, spesso malamente tradotta da impacciate interpreti. Aiutato da una bella presenza (alcune signore sospiravano guardandolo) e da una voce che ricordava il suo maestro e mentore Almirante, Gianfranco Fini ha saputo toccare le corde del sentimento della platea che gli ha tributato una standing ovation durata un paio di minuti. In tutti questi anni di frequentazioni dei gala Niaf non avevamo mai assistito a nulla di simile. 

Il successo è stato completato dalla efficace traduzione di Elisabetta Ullmann, inteprete della Casa Bianca, che Fini aveva voluto al suo fianco. Molti gli ospiti italiani a questa celebrazione annuale del rito italoAmericano. Una certa sorpresa ha destato il posto riservato in piccionaia sul palco della presdenza a Cesare Romiti sceso a Washington con il direttore del Corsera, Ferruccio De Bortoli, a presentare un seminario di studi promosso dalla Fondazione del Corriere della Sera sulla conservazione del patrimonio ambientale che si è tenuto venerdì. (Molto apprezzato l’intervento in ottimo inglese del vicesindaco di Firenze Francesco Colonna che ha presentato e commentato un video sulle bellezze del capoluogo toscano). 

Il presidente della Niaf Guarini ha rivolto calorosi apprezzamenti all’ambasciatore Ferdinando Salleo, forse per farsi perdonare tutte le difficoltà create nei mesi scorsi dalla Niaf che voleva fosse nominato ambasciatore USA in Italia una persona di suo gradimento. Oggetto di grande attenzione Lucio Caputo, il dirigente, che è riuscito a salvarsi scendendo in un’ora e mezzo da una delle due Torri Gemelle prima che si verificasse il collasso. Bush, impegnato nel suo importante viaggio in Cina, ha indirizzato ai presenti un saluto videoregistrato, ricordando la sintonia verificata in occasione della visita lampo a Washington di Berlusconi e sottolineando come, dei 400 vigili del fuoco e poliziotti morti nell’attacco al World Trade Center, ben il 40 per cento fosse rappresentato da italo americani.

Oscar Batoli/News ITALIA PRESS