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Walter Wolff, ex-perseguitato razziale salvatosi in Italia durante la seconda guerra mondiale, incontra gli italiani del Colorado (16-20 novembre 2001)

CG Chicago - 28/11/01
 
Su invito dei dipartimenti di Italiano dell'Universita' del Colorado a Boulder e dell'Universita' di Denver, Walter Wolff ha lasciato la quiete della sua casa a Long Beach (N.Y.)per volare fino a Denver ed effettuare una serie di incontri con giovani e meno giovani, studenti e alunni delle scuole, ricordando a tutti come i valori della tolleranza e dell'umanita' condivisi e praticati da tanti semplici cittadini italiani gli permisero di salvarsi dalla persecuzione nazista nell'Italia in guerra e sotto occupazione.
 
Parlando ad un pubblico di studenti, docenti e membri della collettivita' italo-americana, che lo ha accolto nei locali della Denver University, Walter Wolff ha ricostruito per la prima volta le circostanze e il nome del diplomatico italiano che nell'agosto del 1939, nel pieno della persecuzione anti-ebraica in Germania, concesse alla sua famiglia il visto d'ingresso in Italia. A seguito di una ricerca svolta dal Servizio Storico del Ministero Affari Esteri, Walter Wolff e' stato in grado di riconoscere nel console generale a Francoforte, Agostino Ferrante di Ruffano, la persona che firmo' il visto d'ingresso a favore dello stesso Wolff, della madre e del fratello. Sia Walter che il fratello erano stati rilasciati rispettivamente dai campi di concentramento di Dachau e Buchenwald a condizione che lasciassero immediatamente il Reich. Nel suo racconto, ripreso poi in altre conversazioni tenute presso la comunita' italo-americana di Pueblo, e a Denver presso la redazione della "Intermountain Jewish News", Wolff e' tornato su un tema a lui caro: dare atto del grande senso di umanita' di tanti italiani, uomini e donne, poliziotti e parroci, impiegati comunali e pensionati che, a rischio della propria vita, vollero offrire rifugio, beni di conforto e documenti d'identita' a tre ebrei perseguitati durante l'occupazione nazista. Uomini e donne che, secondo Wolff, agirono mossi dal precetto biblico: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso.
 
Nel corso di questa visita in Colorado, il console generale d'Italia a Chicago, Enrico Granara, ha annunicato che il libro di Walter Wolff, 'Bad Times Good People' dispone finalmente di una traduzione in lingua italiana, resa disponibile grazie al patrocinio dell'Ufficio NIAF di Chicago. Sono ora in corso contatti per esplorare la via piu' efficace per pubblicarlo in Italia. Si prevede che la versione italiana delle memorie di Wolff  sara' distribuita anche nei corsi di lingua e cultura italiana in varie parti degli Stati Uniti. L'autore ha deciso di destinare i ricavi netti della traduzione italiana all'Associazione C.I.A.O. (Colorado Italian American Organization), il neo-costituito ente gestore per i corsi di lingua italiana nelle scuole del Colorado.