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Si è concluso oggi, con il sì del Senato, il lungo iter
del provvedimento che cambia le regole delle elezioni

E' legge: gli italiani all'estero 
voteranno dalle prossime elezioni

Eleggeranno 12 deputati e 6 senatori fra candidati
residenti fuori Italia. Le quattro circoscrizioni

- 20 dicembre 2001


 
ROMA - Gli italiani all'estero potranno finalmente votare davvero. Con il sì del Senato è definitivamente passata la legge di attuazione che fissa le nuove regole per l'elezione dei rappresentanti. L'assemblea di palazzo Madama ha infatti concluso il lungo esame parlamentare del provvedimento, confermando il testo approvato dalla Camera lo scorso 20 novembre. La votazione del Senato è stata pressoché plebiscitaria: 185 sì, un no e dieci astenuti, i senatori del gruppo Verde.

Mirko Tremaglia, ministro per gli Italiani nel Mondo e storico sostenitore della legge che vede oggi la luce non ha saputo, uscendo dall'aula, trattenere la commozione: "Oggi è il coronamento di un impegno di anni e anni. E' una grandissima vittoria, una grandissima giornata, anche per il Parlamento". Tremaglia ha dedicato l'approvazione definitiva della legge a suo figlio Marzio, scomparso qualche anno fa, agli italiani all'estero ("che hanno avuto in passato tante illusioni") e al presidente della Repubblica "che si è innamorato degli italiani all'estero".

La legge costituzionale di modifica all'articolo 48 della Carta fondamentale, era stata approvata definitivamente, in seconda lettura, il 29 settmbre del 1999. Restava, appunto, la legge di attuazione che ha avuto un iter abbastanza travagliato che oggi è giunto in porto.

Alle prossime elezioni politiche, dunque, gli italiani all'estero potranno votare per eleggere i loro rappresentanti al Parlamento. Voteranno per posta, con il sistema proporzionale, per eleggere dodici deputati e sei senatori. Nella circoscrizione estero potrà candidarsi solo chi risiede fuori dalla madre patria. Il voto per posta potrà essere usato anche per i referendum.

Ecco, in sintesi, che cosa prevede la legge punto per punto.

LA CIRCOSCRIZIONE ESTERO
La nuova circoscrizione sarà articolata in quattro ripartizioni. In ognuna di esse verrà eletto un deputato e un senatore; gli altri seggi riservati agli italiani all'estero saranno distribuiti in proporzione al numero dei cittadini italiani che risiedono nelle quattro ripartizioni.
Le quattro ripartizioni in cui è divisa la circoscrizione estero sono:
1) Europa (compresa la Federazione Russa e la Turchia);
2) America Meridionale;
3) America Settentrionale e Centrale;
4) Africa, Asia, Oceania e Antartide.

CANDIDATURE
Nella circoscrizione estero, potranno candidarsi unicamente gli italiani residenti fuori dai confini nazionali e che non tornano in Italia per votare.

OPZIONE
A ogni tornata elettorale, il cittadino italiano residente all'estero dovrà scegliere se votare nella circoscrizione estero o in Italia. Se sceglierà l'Italia, voterà nella circoscrizione in cui è iscritto.

QUANDO SI VOTA
Gli italiani all'estero saranno chiamati a votare qualche giorno prima della scadenza della campagna elettorale nazionale. Saranno validi i voti giunti al consolato entro le 16 del giovedì che precede la domenica elettorale.

COME SI VOTA
Ogni elettore riceverà dal consolato più vicino un pacchetto contenente un foglio con le istruzioni per votare, le liste dei candidati, il testo della legge, il certificato elettorale, la scheda e una busta per inviare la scheda al consolato. I consolati riceveranno per posta i voti dei cittadini italiani; quindi spediranno in Italia, in valigia diplomatica e per aereo, le buste arrivate entro le 16 del giovedì che precede la domenica elettorale. Le schede arrivate in ritardo saranno bruciate.

I SEGGI E LO SPOGLIO
I seggi per lo spoglio delle schede estere saranno istituiti presso la Corte d'appello di Roma: un seggio ogni 5 mila elettori. Lo spoglio avrà luogo contestualmente a quello nazionale.

ELENCHI DEI VOTANTI
Il Governo dovrà stilare l'elenco aggiornato dei cittadini italiani residenti all'estero per predisporre le liste elettorali. Oggi esistono due differenti elenchi, che hanno dati non coincidenti: per l'Aire, l'anagrafe degli italiani residenti all'estero tenuta dai consolati, i residenti all'estero sono circa 2 milioni e seicento mila, mentre per il ministero dell'Interno 3 milioni 900mila.

CAMPAGNA ELETTORALE
Lo Stato italiano dovrà concludere apposite forme di collaborazione con gli Stati in cui risiedono i cittadini italiani all'estero per garantire lo svolgimento della campagna elettorale. Spetterà ai consolati e alle ambasciate prendere le iniziative necessarie a promuovere il confronto elettorale.

DIRITTO DI VOTO
Alle rappresentanze diplomatiche spetta anche il dovere di concludere intese con i governi per garantire l'esercizio del diritto di voto in condizioni di eguaglianza, libertà e segretezza. Per i cittadini italiani che risiedono in Stati dove non viene garantito il diritto di voto, torneranno in Italia per votare e potranno contare su un rimborso parziale del costo del biglietto.

(20 dicembre 2001)