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Parole dure dal nostro Ministro
DIMISSIONI RUGGIERO: 
DICHIARAZIONE MINISTRO TREMAGLIA
Emigrazione Notizie - 1/14/02

 
“Si tratta di un evento grave, con ripercussioni interne ed internazionali, che si è concluso in termini di irresponsabilità”. Così inizia la dichiarazione che il ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia ha rilasciato il 6 gennaio 2002, sulle dimissioni del Ministro degli Esteri Renato Ruggiero.

“Basti leggere  il comunicato ufficiale diramato dopo il colloquio tra Ruggiero e Letta, spiega Tremaglia, – nelle sue contraddizioni di ringraziamento al Ministro degli Esteri, in cui si ribadisce che la politica estera italiana è stata condotta in modo efficace e costruttivo, specie sul piano europeo, arrivando poi alle conseguenze opposte – per comprendere che le dimissioni sono senza motivazioni”.

“Ritengo tuttora necessario - ha proseguito il Ministro – un vero chiarimento in termini leali e nell’interesse generale della Nazione. Non dobbiamo dimenticare la forte personalità del Ministro degli Esteri ed i riconoscimenti ottenuti a livello internazionale, mentre qualcuno definiva l’Europa “Forcolandia” e si è giunti ad un isolamento internazionale per la questione del mandato di cattura europeo: questione che si è conclusa sentito proprio il Ministro degli Esteri con l’intervento risolutivo di Berlusconi. Anche la polemica sull’Euro era del tutto inopportuna, specie dopo il messaggio di fine anno del Capo dello Stato”.

“Parlo di irresponsabilità – precisa il ministro per gli Italiani nel Mondo – perché dopo aver fissato l’incontro di vertice per martedì prossimo (8 gennaio, ndr), il Presidente del Consiglio ha ascoltato alcuni ministri e non altri, e ha deciso di anticipare con una telefonata la fine della collaborazione del Ministro degli Esteri”.

“Di fronte ad una vicenda di così grande rilievo – sottolinea Tremaglia -, con l’anticipazione della decisione avvenuta dopo l’incontro di Berlusconi in Sardegna, bisogna prendere atto che la delegazione ministeriale di AN è stata esclusa da questi colloqui”.

“Dico questo sul piano della responsabilità – rileva il Ministro -, sottolineando che si tratta del Vice Presidente del Consiglio e della seconda forza politica di coalizione della maggioranza”. 
“Il rapporto deve essere sempre corretto e leale – conclude Tremaglia -, e non è accettabile il contrario: se Fini era assente bastava fare una telefonata o aspettare la data di martedì già fissata”.