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L’ECONOMIST ATTACCA DURAMENTE BERLUSCONI
Il settimanale britannico accusa anche buona parte 
degli italiani di mancanza di correttezza ed onestà


(News ITALIA PRESS) - 18/1/2002 Londra 

Dopo gli attacchi di qualche mese fa, quando ‘l’Economist’ si era duramente scagliato contro “le immense ricchezze”, del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel numero di questa settimana l’autorevole giornale britannico è tornato all’attacco, centrando uno dei suoi principali articoli nuovamente su Berlusconi, sui problemi legati “all’irrisolto conflitto d’interesse”, ed attaccando in maniera più o meno esplicita l’integrità e l’onestà di buona parte della popolazione italiana.

Sul settimanale londinese, si leggono oggi affermazioni del tipo “Belrusconi ha posto i suoi interessi davanti a quelli del paese che dovrebbe governare”, si riprende con forza l’inquisizione di Berlusconi come “uno dei principali accusati in diversi processi per corruzione”, e si dice che “forse il problema dell’imbroglio, non è solo un fatto che non preoccupa il Primo Ministro, ma che non interessa nemmeno buona parte degli italiani”.

Affermazioni pesanti, che arrivano proprio nella stessa giornata in cui in un’intervista sulle pagine del ‘Financial Times’ Berlusconi ha ribadito il suo “europeismo convinto da confondere con euro-fideismo”, e in cui un articolo dell’International Herald Tribune, saluta positivamente il “licenziamento di Ruggiero, come atto con il quale l’Italia tenta di smarcarsi all’interno dell’Europa dall’asse franco-tedesco”.

Ma oggi il centro della crisi sui media è ovviamente Londra, e proprio da Londra arriva la dichiarazione di Lorenzo Losi, membro del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), che non si mostra particolarmente sorpreso dai commenti dell’Economist: “il problema del conflitto di interessi è molto sentito nei paesi anglosassoni, e qui non si riescono a spiegare come sia possibile che Silvio Berlusconi sia diventato, da importante imprenditore, Presidente del Consiglio. Sappiamo poi che la stampa inglese è stata da subito molto critica nei confronti di Berlusconi, e quegli stessi quotidiani che oggi criticano l’europeismo dell’Italia, non hanno mai comunque dato un grande peso al ruolo dell’Italia in Europa”. Losi conclude dichiarando che “in ogni caso non esiste nessun dubbio sull’europeismo del Primo Ministro”.

News ITALIA PRESS