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L'italiano, nel mondo è conosciuto 
come la lingua del piacere
- 24 novembre 2002

 
   (9colonne) ROMA - Contro ogni aspettativa l'italiano piace. Sembra inimmaginabile che nella nostra società dei costi dove tutto ha un presso ed un utilizzo ben determinato la bellezza, priva di risvolto pratico, della lingua di Dante stia conquistando il mondo. Qualche settimana fa, l'autorevole settimanale tedesco "Spiegel" ha riconosciuto la straordinaria diffusione della lingua italiana. "La vivacità della lingua italiana è un fatto -scrive anche il Sole-24 ore-, l'italiano piace, è chic, viene studiato e apprezzato in tutto il mondo: è quello che ha confermato l'appuntamento centrale della settimana della lingua italiana nel mondo. 

   L'avvenimento culturale è stato organizzato dal Ministero degli Affari Esteri (su impulso del sottosegretario Mario Baccini) ed ha previsto un programma di ben 600 avvenimenti in Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura. Durante la video conferenza con Roma del 17 ottobre, diverse sedi estere (da Pechino a Varsavia, da Parigi a Tunisi a Buenos Aires) degli istituti di cultura hanno vivacizzato il dibattito. Che per la nostra lingua ci sia un ritorno d'interesse è testimoniato dal fatto che presso gli 88 istituti all'estero c'è stato un aumento di allievi ai corsi di italiano negli ultimi quattro anni, di circa il 40 %. L'Italiano ha raggiunto il quinto posto fra le lingue straniere più richieste. Tra i più grandi ammirati della lingua italiano si registrano il Libano, il Venezuela, l'Albania e Gli Stati Uniti. Il prossimo passo sarà la promozione dell'italiano nei normali curricula di studio scolastici dei Paesi stranieri. 

   Questo nuovo obiettivo della diffusione della lingua italiana serve a non ridurre la nostra lingua in un idioma parlato solamente da un'elite per trattare questione culturali. I paesi che sono stati presi in considerazione per introdurre l'italiano nei curricula di studio locali sono dei paesi che hanno degli importanti scambi economici e politici con l'Italia (ad esempio Svizzera, Germania, Canada..). Così l'italiano avrebbe, persino all'estero, una sua ubicazione ben determinata nella realtà quotidiana e concreta delle persone che lo studiano. Sui motivi di questo successo internazionale della nostra lingua si sono interrogati i principali linguisti, accademici e professori.

   La scrittrice Dacia Marini ha fornito un'interpretazione molto elegante ed originale sul perché le persone desiderano apprendere la nostra lingua: "L'italiano non è una lingua del potere, come l'inglese. Si può permettere di essere una lingua del piacere, della convenzione e della lettura che funziona molto con i giovani, attratti da una lingua che non appare legata alla politica". 

Flaminia Carloni