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Il messaggio del Console Generale Eugenio Sgrò
Consolato d'Italia a Chicago - Gennaio, 2004

La Lettera Consolare dal Consolato di Chicago raggiunge 10,000 famiglie italiane negli 11 stati della circoscrizione consolare.  Riportiamo qui l'eloquente messaggio di apertura in prima pagina del console generale Eugenio Sgrò.  La  Lettera Consolare dedica ampio spazio alle elezioni dei COMITES soffermandosi sul progresso dell'iniziativa corsi di lingua italiana e per finire l'estesa agenda dell'Istituto Italiano di Cultura.  

   Cari connazionali,

   sono trascorsi appena 6 mesi dal mio arrivo qui a Chicago.  Un periodo di tempo breve, ma denso di incontri e di contatti con la collettività italiana e con gli italo-americani.  Ciò che mi ha particolarmente colpito sono la dignità delle persone e la loro orgogliosa consapevolezza delle posizioni raggiunte nella nuova patria, con il proprio lavoro ed i propri sacrifici; il grado di inserimento nel tessuto economico e sociale di questo grande Paese; la straordinaria vivacità intellettuale; una profonda e ricca umanità; un profondo attaccamento, sia pur variamente articolato, alle proprie radici, alla propria italianità.  Come ci ha ricordato di recente il Presidente della Repubblica, italianità significa innanzitutto “attaccamento al lavoro, alla famiglia, rispetto per gli anziani, sollecitudine per le giovani generazioni, senso della comunità”.  

   Ho riscontrato fin dall’inizio grandi spinte di entusiasmo e una forte volontà di essere attivi e di partecipare efficacemente alla valorizzazione della nostra Patria nel mondo.
Il mio augurio è che questo entusiasmo e questa volontà, che si traducono in ottimismo e vitalità, non si affievoliscano mai, ma al contrario diventino sempre più forti e si esprimano in atti concreti di promozione dei valori di cui Voi siete portatori nella vostra vita quotidiana, nel vostro lavoro, nella vostra vita politica.

   Tra qualche mese avrete la possibilità di dare all’Italia, Patria d’origine, il segno tangibile di aver maturato una più forte consapevolezza della vostra identità italiana partecipando al voto per il rinnovo dei Comites, organo rappresentativo degli Italiani residenti all’estero.
Al fine di rivitalizzare ulteriormente i Comites, il Parlamento italiano ha approvato il 2 ottobre scorso una nuova legge per disciplinare il funzionamento di questi importanti Comitati.  Attraverso tale legge si è cercato di trovare il giusto equilibrio tra integrazione sociale e politica da un lato e valorizzazione dell’identità storica e culturale dei nostri connazionali dall’altro.  Un equilibrio capace di definire, nella sua pienezza, proprio quel concetto di italianità che meglio si presta ad indicare una nuova idea della nostra cittadinanza al di là delle frontiere.  

   Per la prima volta sono riconosciute esplicitamen-te ai Comites la natura di ente pubblico di natura elettiva e la funzione di collaborazione e di scambio positivo con l’Autorità Consolare.  Il Comites infatti e` definito quale organo di rappresentanza democratica degli Italiani nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari.
 
   Al Comites viene altresì riconosciuto il diritto ad avere una propria visibilità nei confronti delle Autorità e Istituzioni locali, proprio perché esso sia effettivamente cerniera delle attività che riguardano l’integrazione politico-istituzionale degli Italiani residenti all’estero.  Il Comites infatti, previa intesa con l’Autorità consolare, potrà rappresentare istanze della collettività italiana residente nella circoscrizione consolare alle Autorità ed alle istituzioni locali.

   La legge definisce dettagliatamente compiti e funzioni del Comitato, prevedendo l’espressione di pareri, la formulazione di proposte e raccomanda-zioni, il tutto in stretta collaborazione con l’Autorità consolare.
  
   Cari connazionali, rivolgo pertanto a tutti voi un accorato appello affinché partecipiate in maniera massiccia alle prossime elezioni per il rinnovo del Comites, che quanto più sarà rappresentativo degli Italiani qui residenti tanto più sarà in grado di fare giungere la loro voce forte e chiara al Governo ed a tutto il Paese.

   L’occasione di questa mia prima Lettera consolare mi è gradita per porgere a tutti Voi i miei più sinceri auguri di serenità, di salute, di speranza, per questo nuovo anno.  Il mio pensiero nel formulare tale augurio va anzitutto agli anziani e poi ai più giovani, con l’auspicio che il loro entusiasmo, la loro vitalità, la loro straordinaria creatività siano indirizzati verso il raggiungimento d’importanti traguardi capaci di trasformare il vuoto della lontananza dall’Italia nel pieno di una presenza fatta non solo di attenzioni e sensibilità ma di occasioni, scambi e soprattutto fatti.

             Il Console Generale 
   Eugenio Sgrò