Return

GRTV - 22 luglio 2004
E` il CGIE una logica successione ai COMITES?

INFORM - 23 luglio 2004
Un'assurda concentrazione geografica
 
 
 

Link to ItalyStl Portal
Copyright © 1997-2002 italystl.com
All rights reserved











 

ELETTI I RAPPRESENTANTI DEL CGIE
Franco Giannotti - Washington, DC, 27 Giugno 2004

 
L'assemblea riunitasi il 26 e 27 giugno c.m. all'ambasciata italiana di Washington, DC, e composta da circa 200 delegati rappresentanti gli 11 COMITES USA e varie associazioni italo-americane, ha eletto i cinque nuovi rappresentanti CGIE che sono:
  • NESTICO Pasquale, Filadelfia;
  • MANGIONE Silvana, New York;
  • CENTOFANTI Vincenzo, Filadelfia, CTIM;
  • DELLE NEBBIA Valter, Houston, CTIM;
  • SORRISO Augusto, Newark, Azzurri.
  • Con Silvana Mangione ed Enzo Centofanti che continuano la loro carica assieme ai tre nuovi eletti Pasquale Nestico, Valter Della Nebbia e Augusto Sorriso, il CGIE si assicura un soddisfacente bilancio di esperienza e rinnovamento.  L'unica preoccupazione di molti è che 4 dei 5 eletti risiedono nell'immediata zona di New York ed il resto degli Stati Uniti non sarà adeguatamente rappresentato. 

    È il CGIE una logica successione ai COMITES?

    Nell'esaminare la presunta relazione tra COMITES e CGIE, notiamo che gli eletti si sono così affermati durante le recenti elezioni dei COMITES:

  • Pasquale Nestico: Lista "Italmondo", voti 770, eletto al secondo posto con 583 voti di preferenza - Totale votanti: 3.580 - 4 liste
  • Silvana Mangione: non si è candidata - Totale votanti: 18.450 - 5 Liste
  • Vincenzo Centofanti: Lista "CTIM", voti 568, eletto al terzo posto con 385 voti di preferenza - Totale votanti: 3.580 - 4 liste
  • Valter Della Nebbia: Lista "Civica Tricolore", eletto all'undicesimo posto con 97 voti di preferenza - Totale votanti: 774 - Lista unica
  • Augusto Sorriso: Lista "Italiani del New Jersey", eletto al dodicesimo posto con 468 voti di preferenza - Totale votanti: 4.272 - Lista unica
  • Soltanto due dei cinque eletti, Nestico e Centofanti, hanno ottenuto risultati soddisfacenti durante l'elezione dei COMITES e in ambedue casi si tratta del COMITES di Filadelfia dove ben quattro liste erano in ballo.  Della Nebbia e Sorriso si sono classificati al penultimo ed ultimo posto in circoscrizioni con liste uniche, Houston e Newark.  La Mangione invece non si era nemmeno candidata in alcuna delle cinque liste di New York.

    Siamo certi che i cinque neo-eletti sono meritevoli ed il lavoro che svolgeranno nei mesi che seguono ne sarà testimone.  Risulteranno tanto meritevoli però da scavalcare candidati che si sono affermati con molti più voti di preferenza, in circoscrizioni più popolate e dove la lotta è stata molto più ardua? Sarà da stabilire, non soltanto in termini di abilità e dedizione personale ma piuttosto per rinforzare o meno l'importanza e la vera esistenza dei COMITES. 

    Dopo un estenuante e controversiale voto per corrispondenza, andiccapato da una nuova legge ancora piu` controversiale ed istruzioni insufficienti e contradditorie dove alla fine, bene o male, si sono stabilite rappresentanze vere delle comunità italiane in tutti gli Stati Uniti, vediamo che tali rappresentanze poco sono servite nel rinnovo del CGIE, sia come riconoscimento per coloro che hanno eccelso nei COMITES, sia per l'assurda concentrazione geografica nella quale il rinnovato CGIE opera: quattro dei cinque eletti risiedono ora nell'immediata zona di New York con addirittura due eletti a Filadelfia mentre l'unico rappresentante per il resto degli USA fu il penultimo ad essere eletto con appena 97 voti di preferenza in una delle piu` piccole circoscrizioni consolari con sufficienti candidati da formare solamente una unica lista incontestata.

    Non stiamo a giudicare gli eletti, bravi e volonterosi che indubbiamente hanno lavorato sodo per aggiudicarsi la confidenza ed i voti ottenuti; la nostra preoccupazione è con un sistema che lascia molto a desiderare e suscita dubbi strazianti su questo processo elettorale che vuole assolutamente dimostrarsi democratico con tanto di leggi e procedure inneccepibili nel ballottaggio e nello scrutinio dei voti come dimostratosi a Washington il 27 ultimo scorso. 

    Questo processo che però lascia molto spazio a intraprendenti "wheelers and dealers" che promettono vittorie sicure a coloro che sono pronti a votare in blocco per qualcuno che nemmeno conoscono, e cosi se ne va il voto segreto.

    Franco Giannotti
    Vice Presidente
    COMITES Chicago