ROMA - Undici
a due. E' questo in sintesi il risultato della consultazione che ha cambiato
il volto della rappresentanza regionale in Italia. Delle 13 Regioni in
lizza - in Basilicata le elezioni sono state rinviate e si svolgeranno
il 17 e 18 aprile prossimo - ben 11 sono infatti state conquistate dalla
coalizione di centro sinistra e solo due, la Lombardia ed il Veneto, sono
rimaste appannaggio della Casa delle Libertà. Un vero e proprio
cambio della guardia che appare confermato sia dalla proiezione dei dati
a livello nazionale - l'Unione di centrosinistra ha ottenuto oltre il 52%
dei consensi - sia dal passaggio di mano, dallo schieramento di Centrodestra
a quello di Centrosinistra, di alcune Regioni chiave come il Lazio, il
Piemonte e la Puglia, oltre a Liguria, Abruzzo e Calabria.
Nel Lazio lo sfidante del centrosinistra
Piero Marrazzo, noto giornalista e conduttore Rai, ha infatti detronizzato,
con il 50,7% dei consensi (pari a 1.628.486 voti), il Presidente uscente
Francesco Storace che ha ottenuto il 47,4% (1.522.198 voti). In questo
ambito va inoltre registrato anche l'1,9% ottenuto da Alternativa Sociale
di Alessandra Mussolini. Un risultato che in un certo senso ridimensiona
le dure polemiche che hanno caratterizzato la campagna elettorale.
Quasi inattesa invece la vittoria
in Puglia dell’Unione dove Nichi Vendola di Rifondazione Comunista, dopo
il successo nelle primarie, è riuscito a superare di misura, con
il 49,92 % dei voti, l'esponente del Polo Raffaele Fitto (49,16%). Un difficile
testa a testa che si è ripetuto anche nel Piemonte. Il largo consenso
ottenuto da Mercedes Bresso dell'Unione nelle province di Torino ed Alessandria
- la candidata del Centrosinistra ha avuto in tutta la Regione 1.234354
voti (50,9%), - ha infatti scardinato la resistenza del Presidente uscente
Enzo Ghigo che si è attestato, con 1.143.993 consensi, intorno al
47%. Significative anche le affermazioni di Agazio Loiero in Calabria -
in questa Regione il candidato dell'Unione ha battuto con 662.722 voti
(59%) Sergio Abramo del Polo che ha invece ottenuto 446.634 suffragi (39,7%)
- e di Ottaviano Del Turco in Abruzzo. L'ex segretario della Cgil ha infatti
superato, con 455.307 voti, la soglia del 58%, lasciando al rivale della
Casa della Libertà Giovanni Pace, Presidente uscente, il 40,6% dei
consensi (317.976). Fra i duelli vinti dal Centrosinistra non meno importante
appare la vittoria di Claudio Burlando in Liguria che, grazie ai 492.352
voti ottenuti (52,6%), ha avuto la meglio sul Presidente uscente Sandro
Biasotti, della Casa delle Libertà, che ha ottenuto il 46,6% pari
a 435.601 voti.
Per quanto riguarda invece le conferme
ricordiamo l'affermazione in Umbria di Maria Rita Lorenzetti. L'esponente
dell'Unione ha infatti superato, con 319.109 voti (63%), lo sfidante della
Casa delle Libertà Pietro Lanfranco (170.357 voti, 33,6%). Fra i
riconfermati anche Antonio Bassolino - il Presidente della Regione Campania
è stato votato da 1.896.664 elettori (61,6%) - che ha battuto Italo
Bocchino, candidato della Cdl, fermo a 1.057.523 suffragi (34,4%). L'Unione
ha vinto con ampio margine in Emilia Romagna: il Presidente uscente Vasco
Errani è stato confermato con 1.585.714 voti (62,7%) mentre allo
sfidante del Polo Carlo Monaco sono andati 689.231 consensi (35,2%). Il
Centrosinistra ha vinto anche nelle Marche dove Gian Mario Spacca, grazie
ai 499.793 cittadini che lo hanno votato (57,7%), potrà iniziare
il suo secondo mandato. In questa regione al candidato della Casa delle
Libertà Francesco Massi sono andati 333.635 suffragi pari al 38,6%.
Ancora più ampio il divario
fra i due schieramenti registrato in Toscana, dove il candidato dell'Unione
Claudio Martini ha superato, avendo ottenuto il 57,4% dei suffragi, di
25 punti percentuali lo sfidante del Polo Alessandro Antichi (32,8%). Non
meno significative, anche dal punto di vista numerico, le riconferme dei
due Presidenti della Casa delle Libertà. In Lombardia Roberto Formigoni
ha ottenuto dall'elettorato, grazie ai 2.606.687 voti ricevuti (53,4%),
il via libera al suo terzo mandato. Al candidato dell'Unione, Riccardo
Sarfatti, sono toccati 2.126189 voti (43,6%). Meno ampio, ma sicuramente
rilevante, anche il vantaggio conquistato nel Veneto dal Presidente uscente
Giancarlo Galan che, con 1.365.521voti (50,5%), ha ottenuto il suo terzo
mandato. Allo sfidante Massimo Carraro dell'Unione 1.144.108 voti pari
al 42,4%. (Goffredo Morgia-Inform)