UFFICIO RAPPORTI CON GLI ORGANI DINFORMAZIONE

COMUNICATO STAMPA

Elezioni Politiche 2006 per gli Italiani all’estero.

La FILE - CISAL INVITA TUTTI GLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO AD ADOPERARSI PER L’AGGIORNAMENTO DELL’AIRE –ANAGRAFE ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO-

La Federazione Nazionale Italiana Lavoratori Emigranti FILE-CISAL- INVITA TUTTI GLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO AD ADOPERARSI PER L’AGGIORNAMENTO DELL’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), PER POTER ESERCITARE IL DIRITTO DI VOTO ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE DEL 2006.

La Federazione Nazionale Italiana Lavoratori Emigranti – F.I.L.E CISAL- si mobilita con tutte le sue diramazioni, nazionali ed internazionali, in vista delle prossime Elezioni Politiche del 2006 che, per la prima volta, vedono come protagonisti gli Italiani all'estero. Infatti, come si sa, vi saranno in competizione le liste dei candidati italiani residenti all'estero per l'elezione di 12 Deputati e sei Senatori che saranno eletti nei Cinque Continenti (Europa, America, Africa, Australia e Asia), che entreranno a Montecitorio e a Palazzo Madama.

La Federazione Italiana Lavoratori Emigranti come principio afferma che i cittadini italiani residenti all’estero, rimpatriati e cittadini stranieri attualmente residenti in Italia trasferitisi dai loro Paesi di origine per motivi di lavoro, studi ed altre attività costituiscono un patrimonio di esperienze e capacità, nonché una comunità che la Nazione Italiana e le Nazioni interessate hanno il dovere di accogliere,tutelare e potenziare per lo sviluppo sociale, culturale, economico, educativo, sportivo, ricreativo, di lavoro e della cooperazione nel quadro dei principi sanciti dalle Carte Costituzionali dello Stato Italiano e Nazioni interessate.

La nascita del nuovo organismo nato nel 2004 si è reso necessario per i mutamenti intervenuti nel settore delle politiche migratorie in Italia. La Federazionesi ispira ai principi previsti nello Statuto della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori "CISAL" che aderisce alla CESI-ConfédèrationEuropéenedesSyndicatsIndépendents

Gli italiani residenti nei cinque continenti devono poter partecipare al voto nelle prossime consultazioni elettorali politiche in Italia nel 2006, ma prima e necessario che diano una mano per aggiornare l’Aire (ANAGRAFE DEGLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO), consultando il loro Consolato per verificare la loro iscrizione anagrafica (l’esattezza dei dati: indirizzo, località di residenza , data di nascitaecc ) perchè notifichino al proprio comune italiano di provenienza, il proprio domicilio e residenza all’estero e perchè richiedano il nulla osta ad esercitare i propri diritti politici…….…..in Italia. 

Infatti di fronte alla situazione dell’Aire, stante la propensione manifestataci da piu parti……...è assai probabile che non permetteranno di votare agli italiani residente all’estero non in regola con l’iscrizione all’AIRE.

Su oltre 4 milioni e 200 mila cittadini italianiresidenti all’estero con diritto di voto, al momento soltanto 2 milioni, secondo il Ministero degli interni potranno votare alle prossime elezioni e di questi, aggiungiamo noi, una grossa percentuale non potrà votare, perchè i loro indirizzi sono errati come dimostrano le centinaia di migliaia di plichi tornati indietro nelle ultime tornate elettorali ( che è accaduto? sono stati corretti gli indirizzi? Da chi? In che misura?)

Sono ancora circa 700 mila i nominativi (di residenti, non di elettori) che risultano nell’AIRE dei comunie che non risultano nell’anagrafe consolare, e sono un 1.300.000 quelli che risultano nell’anagrafe consolare, ma non risultano nell’AIRE dei comuni...” 

L’operazione mailing(invio di 2 milioni di messaggi ai nominativi di cui sopra ) deve considerarsi un tentativo estremo che risponde all’esigenzagiustamente avvertita da noi ed anche dal mondo politico.

Secondo i politici italiani il voto è ragionevole solo se avviene su una base di relativa certezza delle liste elettorali” ……….un tentativo disperatoe molto probabilmente infruttuoso, perchè molti degli indirizzi dei destinatari sono errati e irreperibili come si giustificano i Comuni italiani... ma ancheperchè l’operazione (mailing) ha coinciso con il periodo di vacanze e stabilisce un termine esiguo per compiere con gli adempimentirichiesticonsiderato che nulla o quasi si è potuto fare negli ultimi 12 anni nonostante proteste e migliaia di denunce.

La colpa è da condividere tra i connazionali, che non hanno denunziato i loro trasferimenti, l’aggiornamento dei loro domicili ai comuni e ai consolati, e dei comuni italiani………...i quali circa 400.000 segnalazioni di aggiornamento inviate loro dal Ministero per gli Affari Esteri, non hanno “potuto” fare nulla.”

Difronte ad una situazione come questa, parlando di responsabilità, si dovrebbe parlare anche di provvedimenti a carico dei funzionari inadempiente dei nostri comuni….... o di azione d’ufficio, posto che, le parti lese, prevedendo il danno, lo denunciano per evitarlo eadottaremisure cautelative. 

La possibilità che questo Parlamento assuma misure necessarie per raddrizzare la situazione è molto lontana è così non rimane che assumere noi ogni iniziativa valida per contribuire all’aggiornamento dell’aire sensibilizzando i nostri connazionali con azioni ed iniziative pratiche ed efficaci.

Il Segretario Nazionale della Federazione Nazionale Italiana Lavoratori Emigranti – FILE-CISAL-, Dr.Antonio Peragine, oltre ad invitare i connazionali residenti all’estero a fare in modo di poter esercitare il loro sacrosanto diritto-dovere di votare alle prossime consultazioni politiche del 2006, mediante il controllo della loro iscrizione all’AIRE, invita anche i Sigg.ri Sindaci dei Comuni italiani a disporre affinché gli Uffici Anagrafe del Comune collaborino concretamente e attivamente per risolvere il problema dell’aggiornamento dell’AIRE 

Alla luce di quanto sopra la Federazione intende quindi rappresentare e difendere tutti quei cittadini italiani che non hanno voce, ovunque residenti, pertanto, farà sentire la sua voce a difesa degli italiani residenti in ogni angolo del mondo e svilupperà tutte le iniziative idonee per creare le condizioni di carattere politico, sociale ed economico per un mercato globale più equilibrato.

Il Dr. Antonio Peragine, Segretario Generale della Federazione Nazionale Italiana F.I.L.E.- CISAL, si dichiara, fin d'ora, a disposizione ( info@federestero.org –tel.port. +39.339.7421201 - +39.320.0482680) di tutti coloro che volessero avere maggiori dettagli a tale riguardo, al fine di fornire tutte le informazioni possibili per le elezioni e di stabilire, in questo modo, un metodo di consultazione permanente e di collaborazione.

STAFF

UFFICIO COMUNICAZIONE 

 

 

 

Breve promemoria dell’AIRE per la stampa 

ANAGRAFE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO - AIRE

I cittadini italiani devono essere iscritti ad elenco anagrafico. L’iscrizione è la condizione basilareche permette l’esercizio di tutti i diritti e i doveri che discendono dalla cittadinanza (considerando, per altro, che ci sono diritti e doveri che sono strettamente legati alla residenza, ovvero variano secondo se il cittadino risiede stabilmente in Italia o all’estero) 

La residenza è il luogo dove una persona ha la propria dimora abituale, cioè quello in cui trascorre

La maggior parte del proprio tempo.

I cittadini italiani possono essere residenti in Italia o all’estero: nel primo caso (residenza in Italia) saranno iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) del Comune italiano; nel secondo caso (residenti all’estero) il loro nome comparirà negli elenchi dell’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero del Comune italiano di origine o di ultima residenza prima dell’espatrio.

Le anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero –AIRE-sono tenute presso i Comuni e presso il Ministero dell’Interno.

La legge27 ottobre 1988, n.470 (e successivo regolamento di attuazione) : D.P.R.323 del 6.9.89) stabilisce che i cittadini italiani che si trasferiscono all’estero per periodi non inferiori a 12 mesi devono obbligatoriamente comunicare al proprio Comunedi residenza il proprio indirizzo nel paese straniero dove si trasferiscono al fine, appunto, di essere iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe degliItaliani Residenti all’Estero).

Non sono iscritti all’A.I.R.E. coloro che si trasferiscono all’estero per periodi inferiori ai 12 mesi e, per l’esercizio di occupazione stagionali.

Ilproblema della situazione e dell'aggiornamento dell'anagrafe degli italiani all'estero (A/RE) è quanto e quanto mai attuale nel momento di avviare le procedure per degli emigrati, prevista dall'applicazione della legge 27 dicembre 2001 n. 459 recante 

"Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero".

Il fenomeno dell' emigrazione è da sempre stato considerato, sia dal punto di vista del legislatore sia dal punto di vista statistico, come un'appendice, il più delle volte fastidiosa, scomoda e problematica per i più svariati motivi, della mobilità territoriale della popolazione residente.

“Norme per l’esercizio per il diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero”.

L’ISTITUZIONE DELL’AIRE RISALE AL 1988

D’altrondel’anagrafe degli italiani all’estero, che era già stata istituita con legge 27 ottobre 1988, n,470 e che ha trovato effettiva realizzazione solo nel 1990, prevedeva la trasformazione da mero comparto dell’anagrafe dei Comuni, istituito con Circolare dell’Istat del 1968, in vera e propria Anagrafe autonomae con specifica disciplina giuridica.

Inoltre la medesima normativa prevedeva un’AlRE centrale istituita presso il CED del Servizio Elettorale del Ministero dell’interno; la stessa legge era stata varata già da allora in previsione dell’eserciziodel diritto di voto degli italiani residenti all’estero, attraverso,attraverso sia l’implementazione dei dati anagrafici degli emigrati nelle singole anagrafi comunali, sia un’anagrafe centrale istituita presso il Ministero dell'Interno in. cui confluiscono i dati forniti dai Comuni. 

Le modalità del trasferimentodei dati dalle anagrafi comunali a quella centrale del Ministero era stata prevista allora su supporto cartaceo tramite le Prefetture e solo in caso di dotazione informatizzata comunale il trasferimento poteva essere effettuata anche su supporto informatico, con la previsione di provvedere ad aggiornamenti continui dell’archivio centrale sulla base dell’invio degli appositi supporti data-base da parte dei comuni per il tramite delle prefetture.

Nell'aggiornamento del monitoraggio eseguito nel giugno 1998 presso il CED del Ministero del1'Interno erano presenti poco più di 2 milioni e mezzo di nominativi di italiani emigrati e residenti all'estero.