UFFICIO
RAPPORTI CON GLI ORGANI D ‘INFORMAZIONE
COMUNICATO
STAMPA
Elezioni
Politiche 2006 per gli Italiani all’estero.
La
nascita del nuovo organismo nato nel 2004 si è reso
necessario per i mutamenti intervenuti nel settore delle politiche
migratorie in Italia.
Gli
italiani residenti nei cinque continenti devono poter partecipare al voto
nelle prossime consultazioni elettorali politiche in Italia nel 2006,
ma prima e necessario che diano una mano per aggiornare l’Aire (ANAGRAFE
DEGLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO), consultando il loro Consolato per
verificare la loro iscrizione anagrafica (l’esattezza dei dati: indirizzo,
località di residenza , data di nascitaecc
) perchè notifichino al proprio comune italiano di provenienza,
il proprio domicilio e residenza all’estero e perchè richiedano
il nulla osta ad esercitare i propri diritti politici…….…..in Italia.
Infatti
di fronte alla situazione dell’Aire, stante la propensione manifestataci
da piu parti……...è assai probabile
che non permetteranno di votare agli italiani residente all’estero non
in regola con l’iscrizione all’AIRE.
Su
oltre 4 milioni e 200 mila cittadini italianiresidenti
all’estero con diritto di voto, al momento soltanto 2 milioni, secondo
il Ministero degli interni potranno votare alle prossime elezioni e di
questi, aggiungiamo noi, una grossa percentuale non potrà votare,
perchè i loro indirizzi sono errati come dimostrano le centinaia
di migliaia di plichi tornati indietro nelle ultime tornate elettorali
( che è accaduto? sono stati corretti
gli indirizzi? Da chi? In che misura?)
Sono
ancora circa 700 mila i nominativi (di residenti,
non di elettori) che risultano nell’AIRE dei comunie
che non risultano nell’anagrafe consolare, e sono un 1.300.000 quelli che
risultano nell’anagrafe consolare, ma non risultano nell’AIRE dei
comuni...”
L’operazione
mailing(invio
di 2 milioni di messaggi ai nominativi di cui sopra ) deve considerarsi
un tentativo estremo che risponde all’esigenza- giustamente
avvertita da noi ed anche dal mondo politico.
Secondo
i politici italiani il voto è ragionevole
solo se avviene su una base di relativa certezza delle liste elettorali”
……….un tentativo disperatoe
molto probabilmente infruttuoso, perchè molti degli indirizzi dei
destinatari sono errati e irreperibili come si giustificano i Comuni italiani...
ma ancheperchè l’operazione
(mailing) ha coinciso con il periodo di vacanze e stabilisce un termine
esiguo per compiere con gli adempimentirichiesticonsiderato
che nulla o quasi si è potuto fare negli ultimi 12 anni nonostante
proteste e migliaia di denunce.
La
colpa è da condividere tra i connazionali, che non hanno denunziato
i loro trasferimenti, l’aggiornamento dei loro domicili ai comuni e ai
consolati, e dei comuni italiani………...i quali circa 400.000 segnalazioni di aggiornamento
inviate loro dal Ministero per gli Affari Esteri, non hanno “potuto”
fare nulla.”
Difronte
ad una situazione come questa, parlando di responsabilità, si dovrebbe
parlare anche di provvedimenti a carico dei funzionari inadempiente dei
nostri comuni….... o di azione d’ufficio, posto che, le parti lese, prevedendo
il danno, lo denunciano per evitarlo eadottaremisure
cautelative.
La
possibilità che questo Parlamento assuma
misure necessarie per raddrizzare la situazione è molto lontana
è così non rimane che assumere noi ogni iniziativa valida
per contribuire all’aggiornamento dell’aire sensibilizzando i nostri connazionali
con azioni ed iniziative pratiche ed efficaci.
Il
Segretario Nazionale della Federazione Nazionale
Italiana Lavoratori Emigranti – FILE-CISAL-, Dr.Antonio
Peragine, oltre ad invitare i connazionali residenti all’estero a fare
in modo di poter esercitare il loro sacrosanto diritto-dovere di votare
alle prossime consultazioni politiche del 2006, mediante il controllo della
loro iscrizione all’AIRE, invita anche i Sigg.ri
Sindaci dei Comuni italiani a disporre affinché gli Uffici Anagrafe
del Comune collaborino concretamente e attivamente per risolvere il problema
dell’aggiornamento dell’AIRE
Alla
luce di quanto sopra
Il
Dr. Antonio Peragine, Segretario Generale della Federazione Nazionale Italiana
F.I.L.E.- CISAL, si dichiara, fin d'ora, a disposizione ( info@federestero.org
–tel.port. +39.339.7421201 - +39.320.0482680) di tutti coloro che volessero
avere maggiori dettagli a tale riguardo, al fine di fornire tutte le informazioni
possibili per le elezioni e di stabilire, in questo modo, un metodo di
consultazione permanente e di collaborazione.
STAFF
UFFICIO
COMUNICAZIONE
Breve
promemoria dell’AIRE per la stampa
ANAGRAFE
DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO - AIRE
I
cittadini italiani devono essere iscritti ad elenco anagrafico. L’iscrizione
è la condizione basilareche
permette l’esercizio di tutti i diritti e i doveri che discendono dalla
cittadinanza (considerando, per altro, che ci sono diritti e doveri che
sono strettamente legati alla residenza, ovvero variano secondo se il cittadino
risiede stabilmente in Italia o all’estero)
La
residenza è il luogo dove una persona ha la propria dimora abituale, cioè
quello in cui trascorre
La
maggior parte del proprio tempo.
I
cittadini italiani possono essere residenti in Italia o all’estero: nel
primo caso (residenza in Italia) saranno iscritti nell’Anagrafe
della Popolazione Residente (A.P.R.)
del Comune italiano; nel
secondo caso (residenti all’estero) il loro nome comparirà negli
elenchi dell’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani
Residenti all’Estero del Comune italiano di origine
o di ultima residenza prima dell’espatrio.
Le
anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero –AIRE-sono tenute
presso i Comuni e presso il Ministero dell’Interno.
La
legge27
ottobre 1988, n.470 (e successivo regolamento
di attuazione) : D.P.R.323 del 6.9.89) stabilisce
che i cittadini italiani che si trasferiscono all’estero per periodi non
inferiori a 12 mesi devono obbligatoriamente comunicare al proprio Comunedi
residenza il proprio indirizzo nel paese straniero dove si trasferiscono
al fine, appunto, di essere iscritti all’A.I.R.E.
(Anagrafe degliItaliani Residenti
all’Estero).
Non
sono iscritti all’A.I.R.E. coloro che si trasferiscono
all’estero per periodi inferiori ai 12 mesi e, per l’esercizio di occupazione
stagionali.
Ilproblema
della situazione e dell'aggiornamento dell'anagrafe degli italiani all'estero
(A/RE) è quanto e quanto mai attuale nel momento di avviare le procedure
per degli emigrati, prevista dall'applicazione della legge 27 dicembre
2001 n. 459 recante
"Norme
per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero".
Il
fenomeno dell' emigrazione è
da sempre stato considerato, sia dal punto di vista del legislatore sia
dal punto di vista statistico, come un'appendice, il più delle volte
fastidiosa, scomoda e problematica per i più svariati motivi, della
mobilità territoriale della popolazione residente.
“Norme
per l’esercizio per il diritto di voto dei cittadini italiani residenti
all’estero”.
L’ISTITUZIONE
DELL’AIRE RISALE AL 1988
D’altrondel’anagrafe
degli italiani all’estero, che era già stata istituita con legge
27 ottobre 1988, n,470 e che ha trovato effettiva realizzazione solo nel
1990, prevedeva la trasformazione da mero comparto dell’anagrafe dei Comuni,
istituito con Circolare dell’Istat del
Inoltre
la medesima normativa prevedeva un’AlRE centrale
istituita presso il CED del Servizio Elettorale del Ministero dell’interno;
la stessa legge era stata varata già da allora in previsione dell’eserciziodel
diritto di voto degli italiani residenti all’estero, attraverso,attraverso
sia l’implementazione dei dati anagrafici degli emigrati nelle singole
anagrafi comunali, sia un’anagrafe centrale istituita presso il Ministero
dell'Interno in. cui confluiscono i dati forniti dai Comuni.
Le
modalità del trasferimentodei
dati dalle anagrafi comunali a quella centrale del Ministero era
stata prevista allora su supporto cartaceo tramite le Prefetture e solo
in caso di dotazione informatizzata comunale il trasferimento poteva essere
effettuata anche su supporto informatico, con la previsione di provvedere
ad aggiornamenti continui dell’archivio centrale sulla base dell’invio
degli appositi supporti data-base da parte dei comuni per il tramite delle
prefetture.
Nell'aggiornamento
del monitoraggio eseguito nel giugno 1998 presso il CED del Ministero del1'Interno
erano presenti poco più di 2 milioni e mezzo di nominativi
di italiani emigrati e residenti all'estero.