Querelate
Libia e Siria
Los
Angeles, 9 Ottobre 2006 - Comunicato stampa di Gennaro Buonocore per l’attentato
all’aeroporto di Fiumicino, che risale al dicembre del 1985 e che per la
lungimirante perseveranza del Buonocore si stanno avverando procedimenti
legali a favore di venti e più querelanti tra i quali la famiglia
Buonocore (caso di omonimia, nessuna relazione all’imprenditore Buonocore)
nonché il neo eletto parlamentare, l’Onorevole Salvatore Ferrigno
di Filadelfia che fu gravemente ferito in quel attentato ricevendo ben
tre pallottole al torace...
COMUNICATO STAMPA
Il convinto supporto dell’imprenditore
“umanitario” Gennaro Buonocore all’iniziativa legale delle vittime dell’attentato
all’aereoporto di Fiumicino del 27 Dicembre 1985.
L’attentato aveva fortemente impressionato
il Buonocore, all’epoca un giovane agente ausiliario della Polizia di Stato
di stanza al vicino aereoporto di Pratica di Mare. Alcuni dei suoi colleghi,
anch’essi militari di leva, si erano trovati coinvolti nel conflitto a
fuoco e le scene di morte e distruzione lo avevano sorpreso ed amareggiato.
Qualche anno piu’ tardi, due colleghe
universitarie del Buonocore e del suo fidato amico Ronald Jenkins, erano
perite nell’attentato al jet della Pan Am sul cielo di Lockerbie. Buonocore
ricorda le lacrime incontrollabili nel ricevere la notizia e l’amaro senso
di impotenza durante la messa commemorativa all’interno dell’ateneo londinese.
Nel 2004 il Ronald Jenkins, oramai
diventato un avvocato di eccezionale caratura e di fama internazionale,
abbracciava, con il supporto analitico di Gennaro Buonocore, la causa della
defunta Pan Am ed organizzava con successo una causa penale nei confronti
della Libia e dei suoi servizi di sicurezza.
Incoraggiato dalla speranza che il
terrorismo puo’ essere combattuto con l’uso perentorio ed imperioso della
legge, il Jenkins istruiva, di nuovo con il supporto di Buonocore, una
causa legale contro la Libia, i servizi di sicurezza libici, il Colonnelo
Gheddafi, i signori Al-Bishari ed Al-Sanusi allora responsabili dei servizi
di sicurezza di quell paese, contro la Siria, i servizi di spionaggio dell’Aereonautica
siriana ed il signor Al-Khuli gia’ responsabile del dipartimento intelligence
delle forze aeree siriane. La causa legale intende difendere i diritti
di ventidue parti, vittime del vile attentato.
La causa stessa fa perno su rapporti
di intelligence di validita’ indiscussa che sanciscono con certezza assoluta
il legame finanziario, addestrativo e logistico tra i terroristi
della cellula palestinese di Abu Nidal e le autorita’ libiche e siriane.
L’eccezionale istanza, presentata
il 21 Aprile scorso e’ stata presentata alla United States District Court
per il distretto di Columbia, promette gia’ di diventare una vera e propria
battaglia dopo il “default” della Siria e la risposta preoccupata della
Libia che ha incaricato alla propria difesa un famoso penalista statunitense.
L’istanza culmina mesi di laboriosa
preparazione durante i quali il Buonocore aveva visto i propri sforzi,
di generare interesse all’interno dei confini italiani, frustrati dall’inerzia
degli operatori legali nostrani. Lo stesso Buonocore si definisce adesso
altamente soddisfatto e fiducioso della squadra legale coordinata e diretta
dal suo amico Jenkins.
Il
testo della querela
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