Un brutto
articolo
Razzismo e qualunquismo nei confronti dei parlamentari
eletti all’estero
L'Italiano.it,
9 novembre 2006, Pag 4
di STEFANO ANDRINI - L’articolo di
Libero pubblicato oggi è un esempio di giornalismo spazzatura. Dirò
di più: è un articolo razzista. Mi dispiace leggerlo sul
giornale diretto da Vittorio Feltri che considero il miglior giornalista
in circolazione e che acquisto tutti i giorni.
Mario Prignano non avrebbe mai scritto
le stesse cose per i parlamentari valdostani o altoatesini o autonomisti
trentini che, anch’essi, rappresentano realtà specifiche del popolo
italiano. Dopo il “non contano un cazzo” del sottosegretario agli esteri
Bobo Craxi, ci si mette anche Libero a trattare gli eletti all’estero con
sufficienza, con qualunquismo, con razzismo appunto: tutti fessacchiotti,
tutte macchiette, “tutti un po’ Pallaro”.
Costano, dice Prignano. Sì,
la democrazia costa, e allora?Aboliamo il parlamento? O ci limitiamo ad
abolire i deputati e senatori che rappresentano 3 milioni di cittadini
italiani? A non far più votare gli italiani all’estero? E’ a questo
che si vuole arrivare? A una democrazia che non dia rappresentanza ad una
parte consistente di cittadini?
Parlano poco in aula, continua l’articolista.
Ma lo sa che più della metà dei 630 deputati e dei 315 senatori
non hanno ancora preso la parola dall’inizio della legislatura? Chiedono
di poter vedere i programmi della RAI che ora vengono criptati? Giustissimo.
Chiedono che ai vecchi indigenti e
senza pensione venga dato un assegno mensile di sopravvivenza? Doveroso.
O sono meglio quelli che, in tutta la loro vita parlamentare, si sono distinti
unicamente
per proporre la tutela della suola
di scarpa prodotta nel loro collegio elettorale? Sono tanti, signor giornalista.
Si documenti e li prenda per il culo.
Questi 12 deputati e 8 senatori li
abbiamo eletti noi italiani all’estero, per la prima volta. E saremo noi
a giudicarli, democraticamente. Se ci convinceranno li rieleggeremo, altrimenti
li manderemo. |