La manovra per mettere in sicurezza
i conti pubblici e raggiungere il pareggio di bilancio
14/08/2011 17:35:59 - Categoria:
APPROFONDIMENTO
La manovra approvata dal governo il
12 agosto 2011, per mettere defintivamente al sicuro l’Italia e garantire
il pareggio di bilancio dal 2013 si compone di tre parti: riduzione dei
costi degli apparati burocratici e politici, interventi per lavoro sviluppo
e finanza pubblica. La manovra non prevede tagli per sanità, scuola,
ricerca, cultura, 5x1.000, edilizia carceraria.
A. RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA
Riduzione e accorpamento di Province
sotto i 300.000 abitanti o fino a 3.000 km quadrati di superfice e corrispondente
soppressione delle Prefetture e di tutti gli uffici corrispondenti. Il
taglio sarà effettutato in base la censimento previsto nel 2012.
La stima è di un taglio tra le 29 e le 35 province.
Le province che rimarranno avranno
dimezzati il numero dei consiglieri e degli assessori.All’abolizione delle
province secondo i criteri della popolazione e della superficie va aggiunto
l’effetto dell’istituzione delle 10 città metropolitane destinate
a sostituire altrettante province, previste dal federalismo fiscale.
Inoltre va ricordato che il governo
aveva già ridotto del 20% il numero dei consiglieri provinciali
e degli assessori provinciali, a partire dalle recenti elezioni della scorsa
primavera.
Accorpamento dei piccoli comuni, sotto
i mille abitanti, che sono circa 1.500. I cittadini sceglieranno solo il
sindaco, che svolgerà le funzioni prima assegnate agli assessori.
Il provvedimento porterà alla riduzione di quasi 50 mila cariche
politiche.
Riduzione del 20% dei consiglieri
regionali e conseguente riduzione degli assessori e degli stipendi. Istituzioni
dei revisori dei conti anche per le Regioni.
Alla fine del processo, il rapporto
tra popolazione e rappresentanti sarà di uno ogni 1.100 cittadini:
attualmente il rapporto è di un eletto ogni 428 cittadini.
Incompatibilità del ruolo di
parlamenatre con quello di sindaco o di presidente di provincia.
Ridotta del 50% l’indennità
per i parlamentari che hanno un reddito uguale a quello percepito come
parlamentare.
Raddoppiato il contributo di solidarietà
per i parlamentari: sarà del 10% tra 90 e 150.000 euro e del 20%
sopra i 150.000. Inoltre per i parlamentari il contributo non sarà
deducibile dalla tasse.
Va inoltre ricordato il disegno di
legge costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 21
luglio, che prevede il dimezzamento del numero dei parlamentari e dal gennaio
2011 gli emolumenti dei parlamentari erano già stati tagliati di
1.000 euro al mese e quelli dei ministri del 10% dal maggio 2010.
Politici, amministratori pubblici,
dipendenti dello Stato e componenti di enti, potranno volare solo in classe
economica.
Ulteriore taglio di 12 miliardi alle
spese per il funzionamento dei ministeri e degli enti locali.
Abolizione del Sistri, il sistema
per la tracciabilità dei rifiuti
Ridimensionamento del Cnel, che passa
da 121 a 70 componenti.
Saranno soppressi tutti gli enti pubblici
cone meno di 70 dipendenti.
B. LAVORO E SVILUPPO
Privatizzazioni e liberalizzazioni
dei servizi pubblici locali. Il governo sta studiano ipotesi di nuove privatizzazioni.
Il decreto prevede incentivi per gli enti locali che collocano sul mercato
le società da loro controllate.
Contro il lavoro nero, viene limitato
l’abuso dei tirocini e viene introdotto il reato di caporalato con le relative
sanzioni.
La contrattazione aziendale potrà
stabilire anche in deroga ai contratti nazionali tutto ciò che definisce
l’organizzazione della produzione e del lavoro, dall’orario di lavoro al
mansionamento, dai rapporti lavoro fino al licenziamento senza giusta causa,
con l’esclusione dei licenziamenti discriminatori.
La norma risponde alla sollecitazione
della Banca centrale Europea e rafforza la contrattazione di prossimità,
quella aziendale e quella territoriale, senza toccare i minimi contrattuali
nè modificare alcuna legge in materia di lavoro e nessun articolo
dello Statuto dei Lavoratori, compreso l’articolo 18.
Nuovo giro di vite contro l'evasione
fiscale. Si arriva fino alla sospensione dell'attività per chi non
emette scontrini e fatture. Tracciabilità dei pagamenti: il limite
per le transazioni in contanti è ridotto a 2.500 euro.
Va ricordato che la lotta contro
l'evasione fiscale portata avanti dal governo Berlusconi ha prodotto la
cifra record di 33,6 miliardi di evasione euro riscossi nel biennio 2099-2010.
Nei primi mesi del 2011 la lotta
all’evasione ha fruttato altri 3,1 miliardi, il 12,5% in più rispetto
al primo trimestre 2010.
Le festività civili non saranno
più celebrate nella data in cui cadono ma nella domenica precedente
o seguente, come avviene negli altri Paesi europei. Il recupero di questi
giorni lavorativi dovrebbe portare ritorni positivi sulla nostra economia.
C. FINANZA PUBBLICA
Reintroduzione della Robin Hood tax
sul settore dell’energia. Essa consiste in un aumento del 4% dell’imposta
sul reddito della società del settore energetico, con ricavi superiori
a 10 milioni di euro e reddito imponibile a oltre un milione di euro. Sarà
applicata per i tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31
dicembre 2010.
Il Governo stima un gettito di due
miliardi di euro. In questo caso i 12 miliardi di tagli previsti sia per
ministeri ed enti locali scenderebbero a 10. La prima edizione (2008) della
Robin Tax è servita a finanziare interventi sociali come la Social
Card per i meno abbienti.
Contributo di solidarietà.
Sarà del 5% per i redditi sopra 90.000 euro e del 10% sopra 150.000
per tre anni, avra’ effetto a partire dal 2011 e sara’ deducibile dal reddito.
Il prelievo riguarderà, con lo stesso tetto, anche i lavoratori
autonomi a partire dal 2012 e farà ovviamente riferimento al reddito
dell’anno precedente.
Va ricordato che questa norma era
già in vigore dal 2010 per i dirigenti pubblici: inoltre per i parlamentari
il contributo di solidarietà è raddoppiato.
Nuova tassazione delle rendite. Un’unica
aliquota al 20% come tassazione sulle rendite finanziarie e sui conti correnti
bancari, esclusi i titoli di Stato, che rimangono tassati al 12,5%.
L’equiparazione dell'età per
la pensione tra donne e uomini, attraverso l'innalzamento progressivo dell’età
pensionabile delle donne lavoratrici dipendenti del settore privato viene
anticipato al 2016 (invece che al 2020).
Questo intervento completa la riforma
del sistema pensionistico italiano e lo rende uno dei più saldi
d'Europa.
La legge delega per la riforma dell'assistenza
sociale sarà anticipata al 2011 e dispiegherà i suoi effetti
già nel 2012 (con un risparmio di 4 miliardi, che diventeranno 17
nel 2013). Sarà messo a punto un nuovo “indicatore del bisogno”
più severo per l'accesso alle prestazioni dell'Inps, saranno rivisti
i criteri per le pensioni di invalidità e gli assegni di reversibilità.
Va ricordato che contro i falsi invalidi
il governo sta attuando un piano straordinario di 800.000 controlli (2009-2012).
Nel 2010 sono state revocate il 23% delle pensioni oggetto di verifica.
Prolungato da 6 a 24 mesi il periodo
per la percezione della liquidazione per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni
che vanno in pensione in anticipo, usando il meccanismo della pensione
di anzianità.
Sarà più facile trasferire
i dipendenti pubblici se l’amministrazione ha una esigenza in questa direzione.
Inoltre le tredicesime dei dipendenti pubblici potranno essere pagate in
tre rate annuali posticipate in presenza di uno scostamento rilevante dagli
obiettivi di efficienza previsti per l'anno di riferimento.
Aumenta l’accise sui tabacchi ed è
prevista la possibilità di attivare nuovi giochi e lotterie, con
un gettito previsto di 1,5 miliardi.
|